Tratto dallo speciale:

Android vs iOS: sfida a colpi di crash

di Tullio Matteo Fanti

6 Febbraio 2012 15:30

Vanno più frequentemente in crash gli applicativi per iOS o Android? Una ricerca Crittercism cerca di rispondere alla domanda.

Per quale motivo la app mobili tendono spesso ai crash? Secondo i risultati di una ricerca Crittercism pubblicata da Forbes, molte volte la colpa è da imputare al sistema operativo del proprio smartphone: tra iOS e Android, l’OS Apple riporta la percentuale di crash maggiore.

La ricerca ha analizzato oltre 214 milioni di app e il loro comportamento all’interno di ben 22 differenti versioni di iOS e 17 edizioni di Android: il numero maggiore di crash è stato riscontato in concomitanza con l’utilizzo di iOS 5.01 (28,64%), a cui seguono versioni più vecchie dell’OS Apple, ovvero iOS 4.2.10 (12,64%) e 4.3.3 (10,66%).

Nel mondo Android, la versione del sistema operativo che ha evidenziato il maggior numero di crash è quella identificata come 2.3.3 (24,76%), seguita a ruota dalla 2.3.4 (23,38%).

In un raffronto con Android, nel primo esempio riportato da Crittercism le app sotto esame sono “saltate” con una percentuale dello 0,51% sotto iOS mentre per quanto riguarda Android la percentuale è dello 0,15%. Nel secondo esempio, iOS riporta un 1,47% contro uno 0,73% di Android, per finire con un 2,97% contro un 3,66%.

Le percentuali riportate dalla ricerca non vogliono comunque necessariamente dimostrare che le app per iOS sono meno affidabili di quelle scritte per Android; il CEO di Crittercism Andrew Levy spiega infatti come iOS 5 sia un sistema ancora recente e quindi ancora ricco di problemi di gioventù. Se l’analisi avesse incluso anche Android 4.0, i risultati non sarebbero stati probabilmente troppo differenti.

Possono inoltre incidere sulla stabilità delle app numerosi altri fattori, quali l’utilizzo del GPS, della fotocamera o anche il semplice passaggio dalla rete 3G al Wi-Fi. Alcune problematiche sono state correlate anche nell’utilizzo del sistema iAds da parte degli sviluppatori, con un mix tra problematiche software e hardware spesso difficilmente identificabile.