Software aziendali: corrette procedure per garantire piena efficienza

di Roberto Lodola

Pubblicato 5 Gennaio 2009
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:52

Capita ormai, con sempre maggior frequenza, che durante il suo ciclo di vita un software aziendale si trovi a dover essere modificato: ciò può essere dovuto alle nuove esigenze fatte emergere dal team di lavoro che lo utilizza, per adeguamenti normativi che richiedono di soddisfare determinati requisiti o magari per l’aggiornamento di di alcune caratteristiche del linguaggio di programmazione utilizzato.


Di fatto, questo dinamismo nella vita di un software in azienda rende indispensabile che ogni programma introdotto sia facilmente comprensibile: dovrà  cioè poter essere decifrato anche a distanza di tempo e non solo dalla responsabile del team o dal programmatore che l’abbia elaborato inizialmente: ogni software deve essere “un libro aperto” per tutti quei programmatori che per motivi diversi – il più ricorrente: il turn-over del personale all’interno di un’azienda – siano chiamati ad intervenire su di esso per svilupparlo.

A chiunque operi nella divisione sviluppo di un’azienda deve essere data la possibilità  di eseguire sul programma, in maniera del tutto autonoma, le modifiche che si siano rese necessarie. Questo vale ancor di più per una Pmi in cui è probabile che operino figure ibride e “tuttofare”,cui è affidato anche questo delicato compito.

Perché ciò sia possibile, occorre documentare il programma in maniera adeguata, prestando particolare attenzione al fatto che la documentazione prodotta non si riduca ad un unico prodotto “a posteriori” alla prima stesura del programma, ma che invece cresca con i suoi successivi sviluppi, aggiornandosi sistematicamente.

In questo caso, la documentazione di corredo di un software produce realmente dei vantaggi, che sono immediatamente evidenti: può venir agevolato il lavoro di quanti si trovino a dover operare ex post su un programma; possono essere evitati errori; si riducono drasticamente i tempi di aggiornamento.

Su di un piano differente, è opportuno che un programma – poiché in genere utilizzato da utenti estranei alle più intime problematiche della programmazione – sia accompagnato anche da tutte le informazioni e le avvertenze necessarie al suo utilizzo: deve cioè essere documentato anche per i suoi utenti, con un linguaggio adeguato e indicazioni specifiche.

Anche in questo caso la documentazione apporta dei benefici che sono immediatamente evidenti: si semplifica e velocizza la fruizione del programma; gli utenti sono stimolati ad assumere un ruolo più propositivo e suscettibile di ulteriori ed interessanti sviluppi del programma.

Sia in un caso che nell’altro, quindi, una documentazione di programma costruita nel tempo, precisa e intelligibile, può garantire ad un’azienda un prezioso ritorno in termini di efficienza e sviluppo.