Il Mobile Payment prende quota in Italia

di Carlo Lavalle

Pubblicato 25 Febbraio 2013
Aggiornato 19 Dicembre 2013 15:07

Meno contante e più pagamenti elettronici con il cellulare per acquisti online e di prossimità: i numeri 2012 e le potenzialità di business in Italia.

L’Osservatorio NFC & Mobile Payment del Politecnico di Milano ha fatto il punto sugli sviluppi commerciali in Italia delle nuove formule di pagamento elettronico. Tre i fattori che ne stanno spingendo la diffusione :

  1. i servizi che permettono di effettuare acquisti via smartphone – bollettini postali, canone Rai, parcheggi e corse autobus – sono in crescita del 20%;
  2. la tecnologia che trasforma il cellulare in bancomat è divenuta realtà, grazie all’intesa con le telco italiane (Telecom Italia, Vodafone, Wind, H3g e Poste Mobile) per l’impiego della SIM NFC (Near Field Communication);
  3. la legislazione incentiva oggi l’uso dei pagamenti elettronici, grazie ai decreti Salva Italia e Sviluppo-bis.

=>Scopri gli incentivi per i pagamenti elettronici

M-Payment

Secondo i dati 2012, quasi un miliardo di euro è stato speso dagli Italiani per transazioni mobili. Nel giro di un anno il Mobile Remote Payment & Commerce è aumentato del 30% passando da 700 mln di euro a oltre 900 mln.

Di questi, 470 mln di euro riservati a contenuti digitali per smartphone (+20% per le app) con un +60% anche per acquisto di beni e servizi, pagamento bollettini postali, parcheggi e bus, per un valore di 310 milioni di euro.

La spesa per la mobilità (pagamento sosta, biglietti di trasporto pubblico locale, taxi, car & bike sharing e ZTL)  potrebbe costituire il volano per il decollo del Mobile Payment.
Le cifre stimate parlano chiaro: oltre 700.000 di ore di parcheggio pagate dagli Italiani attraverso il cellulare, 600.000 i biglietti di corsa semplice e qualche migliaio le ricariche degli abbonamenti per il TPL attivate da Mobile, mentre le corse di taxi pagate con cellulare sono quasi 10.000, per un totale di circa 1 milione di transazioni di piccolo importo.

NFC

Anche la spesa per transazioni di prossimità è cresciuta in misura considerevole. A fine 2012 sono stati registrati circa 30.000 terminali POS NFC attivi rispetto ai 5.000 del 2011, mentre nel 2013 si calcola possano arrivare a oltre 170.000. I cellulari NFC venduti nel 2012 sono stati circa 2,5 milioni, 6 milioni stimati a fine 2013. D’altra parte le carte contactless già emesse sono 2 milioni: un incremento significativo considerando che nel 2011 quelle circolanti erano 750.000.

Nei prossimi tre anni è ipotizzabile un ulteriore salto in avanti del Mobile Proximity Payment. In particolare, si ipotizzano due scenari a seconda del grado di partecipazione degli attori dell’ecosistema.

  • Nel primo e più “tiepido”, il giro d’affari al 2016 sarà pari a 4,7 miliardi di euro (1,5 mld di micro-pagamenti).
  • Nel secondo e più ottimistico, “il transato intercettato salirebbe a 10,8 miliardi di euro (+130%), di cui 4,3 miliardi di micro-pagamenti (+187%)”.