Virtualizzazione aziendale: Parallels Desktop 4.0 per Mac

di Filippo Vendrame

Pubblicato 14 Novembre 2008
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:46

Chi lavora molto con Mac, sa benissimo che a volte si incappa nella necessità  di utilizzare dei programmi che funzionano solo sotto Windows. E’ un problema non da poco perché, sebbene i sistemi operativi Apple includano “Boot Camp” che permette di installare con facilità  Windows nelle macchine Mac, è sempre necessario effettuare un riavvio del sistema.

A risolvere i nostri problemi operativi interviene Parallels Desktop un sistema di virtualizzazione che ci consente di utilizzare in contemporanea Windows mentre effettuiamo una sessione Mac.

Da notare che con Parallels Windows non viene emulato: quindi, per gli utilizzatori di questo software, è sempre consigliato disporre di una buona riserva di RAM che ovviamente verrà  divisa tra i due S.O.

Dei vantaggi e dell’uso del sistema di virtualizzazione per i desktop Mac ne abbiamo già  parlato in un esaustivo articolo, ma oggi non possiamo non apprezzare l’uscita del nuovo Parallels Desktop 4.0 che introduce notevoli migliorie. L’annuncio è di pochi giorni fa.

Ben 50 le nuove funzionalità  tra cui non possiamo non citare e sottolineare il supporto a DirectX 9 e OpenGL 2.0 che permetterà  dunque un incremento di prestazioni nell’uso delle applicazioni grafiche.
Molto interessante anche la possibilità  di “salvare” lo stato del sistema operativo e la possibilità  di tenere memoria delle configurazioni delle periferiche Usb.

In questo modo potremo dare continuità  al nostro lavoro su Windows senza dover ogni volta ripristinare e reinstallare programmi e periferiche.
Inoltre tra le innumerevoli novità  spicca un’applicazione da poter installare sull’iPhone che darà  la possibilità  di controllare la “virtualizzazione” da remoto.

Insomma una versione 4 ricca di sostanza che ci permetterà  di incrementare la nostra produttività . Tutto questo ovviamente non è gratis. Parallels Desktop 4.0 per Mac costa infatti circa 80 dollari e quindi qualcosina in meno in Euro.