Ai professionisti piacciono sempre più i Mac?

di Filippo Vendrame

Pubblicato 11 Novembre 2008
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:46

C’era una volta Microsoft e Windows XP, un duo invincibile che spopolava in tutti gli uffici e sul 90% dei computer sia del mercato residenziale che business.
Arrivò poi Vista e le cose cambiarono: problemi, delusioni, voglia di ritorno al passato. Una richiesta soddisfatta solo parzialmente con quanto promette di fare il nuovo Windows 7.

Nel frattempo sul mercato è arrivato un certo iPhone che, dopo aver conquistato larghe fette del mercato mondiale, ha incuriosito i propri utenti spingendoli a “dare uno sguardo” anche agli altri prodotti Apple.

E’ stato così che molti professionisti, evidentemente poco soddisfatti delle politiche o dei prodotti Microsoft hanno deciso di sperimentare il vasto universo dei computer di Cupertino: una valida alternativa?

Sistemi operativi molto validi, elevata sicurezza, programmi di grafica e di scrittura identici a quelli di Microsoft, design ineccepibile…

In effetti, in questi ultimi mesi stiamo osservando una decisa migrazione verso i Mac Apple sopratutto sul fronte dei professionisti in mobilità .

La migrazione è anche merito dell’iPhone che, in un certo senso, ha permesso a molti di entrare nel mondo Apple conosciuto prima solo da una ristretta fetta del mercato mondiale.

Se aggiungiamo poi le accattivanti campagne marketing della Apple e il design affascinante dei nuovi prodotti, il cerchio si chiude.

Qualcuno potrebbe obbiettare sulla sostanza, eppure anche qui i Mac si comportano egregiamente. Office è disponibile, le suite Adobe per la gestione della grafica ci sono (anzi in origine erano nate proprio per i Mac) e oramai possiamo dire che al 80% ciò che si fa su Windows si fa anche sul Mac.

Per chi necessitasse di utilizzare programmi esclusivi per Windows, i Mac propongono efficienti programmi per la emulazione/virtualizzazione per Windows. In questo modo sarà  possibile utilizzare due sistemi operativi in uno senza dover ricorrere a stratagemmi più sofisticati.

E la famiglia si allarga sempre di più. Pensiamo ad esempio al MacBook e al MacBook Pro, ai nuovi Mac mini e agli iMac in arrivo. Insomma, Apple pian piano sta iniziando a rosicchiare fette di mercato sempre più consistenti.

Di contro, nelle rilevazioni di ottobre effettuate da Marketshare sull’utilizzo dei sistemi operativi il Mac sembra aver perso slancio, fermo all’8,21% nello scorso mese rispetto all’8,23% di settembre.