Vademecum per sopravvivere ai piccoli problemi informatici in azienda

di Paolo Orlando

Pubblicato 22 Settembre 2008
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:46

L’infrastruttura informatica aziendale, può essere soggetta a problemi che rallentano – o addirittura bloccano – le attività  aziendali.
Spesso l’unica soluzione, per un utente non esperto, è richiedere l’intervento dell’assistenza tecnica che ha in gestione la manutenzione della rete aziendale. In molti casi, tuttavia, le problematiche sono molto semplici da risolvere, a ben guardare così prive di complessità  da non non necessitare l’intervento di un esperto.

La formazione informatica all’interno dell’azienda diventa, quindi, fondamentale per ridurre le richieste di aiuto esterno, nel momento in cui si verifica un problema tecnico.

Un esempio banale è l’improvvisa mancanza di collegamento ad Internet. Un problema comune che si risolve, molte volte, con il semplice spegnimento e successiva accensione del router utilizzato per collegarsi in Rete! Un intervento di una semplicità  estrema che permette di ripristinare la funzionalità  dell’apparecchio, senza effettuare nessuna richiesta di assistenza ad un tecnico.


L’ignoranza o la poca esperienza di apparecchiature informatiche, tuttavia, può gettare nel panico un piccolo ufficio dove nessuno abbia la prontezza per pensare prima alle soluzioni semplici e poi agli interventi complessi!
Oltre alla mancanza di formazione, infatti, ci si scontra anche con il timore, che molti hanno, nei confronti di tutte quelle azioni che esulano dalla routine di quanto compiuto durante la propria attività  lavorativa. Il semplice accendere e spegnere un apparato hardware viene vissuto con il timore di “combinare guai”.

Anche questa reazione è frutto di una scarsa (assente) formazione tecnica di base. Conoscere gli effetti di qualunque piccolo intervento di manutenzione/riparazione può servire a mitigare i timori e diventare dei problem-solver di salvataggio!

Certo, non sempre i problemi che si verificano in azienda sono di una banalità  eccessiva (ad esempio la spina del computer accidentalmente staccata dalla donna delle pulizie), per quanto anche questi spesso fanno “scattare” la telefonata al tecnico.

In generale, un protocollo di azione in caso si verifichino determinati tipi di problemi tecnici può rappresentare un valido aiuto, nonché un valido strumento per ridurre perdite di tempo ed costi aziendali (chiamata al tecnico e tempo di blocco macchina).

Ad esempio, se non si riesce a spedire la posta elettronica per mezzo del client, si dovrebbe insegnare ai dipendenti a verificare la possibilità  di navigare in Internet, tentando diraggiungere un sito web per mezzo di un browser, per verificare successivamente – nel caso sia impossibile la navigazione – se il router sia raggiungibile attraverso un semplice ping.
E nel caso in cui l’apparato per collegarsi al Web risultasse “isolato” basterebbe provare a spegnerlo e riaccenderlo..

Solo nel caso in cui tutte queste prime prove non avessero successo potrebbe essere contattato il tecnico, per esporgli il problema e verificare il da farsi.

In estrema sintesi, una formazione di base all’interno dell’azienda, per rendere l’utente più competente e meno timoroso sui protocolli d’azione in caso di malfunzionamenti tecnici, può aumentare l’efficienza dell’azienda stessa e dei suoi dipendenti, rappresentando allo stesso tempo un risparmio sui costi di gestione e manutenzione “extra”.