Guida a Parallels Plesk 9.0

di Filippo Vendrame

Pubblicato 13 Marzo 2009
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:37

Amministrare un server che mantiene per esempio alcuni siti web non è cosa facile, perché richiede competenze ed esperienza. Tuttavia, esistono alcuni software che ci permettono di gestire le nostre macchine con maggiore facilità  e immediatezza.

Uno dei più famosi è Parallels Plesk, un pannello di controllo di automazione per la gestione server. Certo, per un’amministrazione davvero completa non basta installare un software – saranno sempre richiese modifiche di affinamento manuali – tuttavia programmi come Plesk aiutano davvero molto.

Nello specifico, proviamo l’ultimissima relase 9.0 da poco uscita sul mercato.
Plesk viene definito come un “pannello di controllo di automazione di hosting“: ma che cosa significa esattamente?

Una volta installato su un server (Linux come Windows), Plesk installa e configura l’intera macchina per essere utilizzata come server hosting.
Avremo dunque la possibilità , tramite un comodo pannello di controllo grafico – con accesso tramite browser – di creare e configurare domini Internet e account email, frazionare lo spazio disco e creare accessi ad hoc per clienti.

Parallels offre la possibilità  di scaricare una versione di prova, che siamo andati a montare su un piccolo server con preinstallata una Debian 4.0 minimale.

La configurazione è banalissima: è sufficiente lanciare un piccolo script e rispondere a qualche domanda. Per il resto è tutto automatico.

Per chi ha avuto modo di utilizzare per lavoro la versione 8.x rimarrà  un po’ spiazzato. Sebbene le opzioni di configurazione siano le stesse, l’interfaccia grafica è totalmente cambiata. Personalmente, trovavo più comoda e meno caotica l’interfaccia della serie 8.x.

Rispetto alla versione 8.x, ovviamente, le novità  non si fermano alla rinnovata GUI grafica: troviamo infatti il supporto a Postfix, una rivisitazione totale del sistema di BackUp, un incremento delle prestazioni generali, tantissimi Bug risolti e innumerevoli altre migliorie.

Tuttavia, non si può non riscontrare uno dei grandi veri problemi di Plesk: la sua “pesantezza” per il sistema, che costringe il SysAdmin a installarlo solo su server di un certo tipo, pena prestazioni generali molto scarse.

La creazione di clienti, spazi web o account di posta è molto facile, forse anche troppo.

A seconda delle licenze (piuttosto costose), avremo a disposizione opzioni di configurazione più o meno numerose. Vale la pena ricordare che Plesk può essere dotato di ampie possibilità  di personalizzazione per essere adattato alla gestione anche dei grandi server.

Le opzioni base sono comunque più che sufficienti a garantire un buon livello di sicurezza del nostro server.