Comunicare con gli occhi grazie a Vodafone

di Filippo Vendrame

Pubblicato 12 Luglio 2016
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:53

TOBII I-Series consentirà a 30 bambine, che non sono in grado ne’ di parlare ne’ di muoversi, di interagire col mondo esterno e comunicare attraverso il semplice movimento degli occhi. Una rivoluzione resa possibile grazie a “Bimbe dagli occhi belli”, progetto promosso da AIRETT (l’associazione italiana che riunisce i genitori che condividono e affrontano i problemi quotidiani legati alla sindrome di Rett) e sostenuto da Fondazione Vodafone Italia.

=> Vodafone lancia il Ready Business Index

Patologia rara di origine genetica, la sindrome colpisce prevalentemente le bambine, con un’incidenza stimata di 1 su 10.000 nate: ritardo cognitivo, perdita di capacità motoria e incapacità di parlare colpendo in maniera progressiva il sistema nervoso centrale. Da qui “bimbe dagli occhi belli”: gli occhi sono l’ultimo strumento utile per comunicare.

=> Vodafone, i piani business diventano +

Tobii I-Series è un dispositivo portatile simile a un laptop dotato di raggi infrarossi, che consentono di leggere il movimento oculare e decifrare le scelte delle bimbe in risposta agli stimoli cui di volta in volta vengono sottoposte. Attualmente disponibile in due versioni (la 12” e la 15”), Tobii I-Series può essere utilizzato sia in situazioni di gioco, che di comunicazione o di apprendimento. Non comporta la necessità di indossare fasce o caschi. Inoltre, può essere portato a mano, appoggiato su un piano o installato su un supporto o un mezzo di trasporto, come ad esempio una sedia a rotelle.

=> La migliore Customer Experience la offre Vodafone

Il progetto prevede la consegna in comodato d’uso di 30 sistemi di puntamento oculare Tobii I-Series a 30 bambine e ragazze con Sindrome di Rett e afferenti all’associazione AIRETT e si propone, per tutta la durata del progetto, di offrire assistenza tecnica e formazione per l’utilizzo degli strumenti, attraverso corsi di formazione, consulenze in vivo e on line, al fine di creare programmi individualizzati, valutare prerequisiti di partenza e monitorare l’utilizzo dell’ausilio.