LulzSec: l’avventura (forse) è finita

di Giuseppe Cutrone

Pubblicato 27 Giugno 2011
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:46

Ci siamo divertiti, abbiamo raggiunto i nostri scopi e adesso ci congediamo. Insomma tanti saluti e chi s’è visto s’è visto. Si può riassumere così l’ultima evoluzione dell’epopea di LulzSec, il gruppo di cracker che ha sconvolto il Web negli ultimi due mesi, mettendo a nudo le mancanze in tema di sicurezza dei network di grossi nomi come Sony, Nintendo, PBS e perfino la CIA tra i tanti “caduti” davanti all’ingegno e alla caparbietà dei ragazzi che costituivano il team.

A dichiarare il “game over” è stato lo stesso gruppo con una comunicazione diffusa in Rete, un documento nel quale si dice che l’avventura dimostrativa era prevista fin dal principio con una durata di 50 giorni, poco meno di due mesi nei quali il Web è stato messo a ferro e fuoco, con dei grandi nomi che oltre ad aver perso denaro ci hanno rimesso molta delle credibilità accumulata negli anni.

L’obiettivo, secondo LulzSec, era quello di portare all’attenzione il delicato tema della sicurezza informatica relativamente ai milioni di dati che gli utenti di tutto il mondo affidano ai grandi gruppi, una marea di informazioni che si riversa sui server di vari servizi ma che spesso, come si è visto, non sono messi al sicuro come dovrebbe essere.

Con il congedo di LulzSec adesso si aprono nuovi quesiti, tanto che già alcuni ipotizzano come questo abbandono delle scene non sia stato programmato fin dall’inizio come il comunicato d’addio fa credere, bensì possa essere dovuto ad una sorta di restringimento del cerchio attorno ai membri del team, cosa che avrebbe suggerito a costoro di “togliere il disturbo” prima di finire coinvolti nelle ovvie conseguenze legali del loro operato.

La verità, quasi certamente, non si saprà mai, ma quel che è certo è che con l’abbandono di LulzSec si chiude un periodo molto “caldo” per le principali aziende che operano online, quelle stesse aziende chiamate a rivedere la propria politica in termini di sicurezza, anche perché è difficile escludere che in futuro altri gruppi non decidano di continuare quanto iniziato dal gruppo appena fattosi da parte: sarà solo allora che si potrà valutare se e quanto l’azione di forza di LulzSec è stata utile o no.