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RFID, mappe 3D e sicurezza aziendale

di Marco Mattioli

Pubblicato 30 Settembre 2008
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:49

La tecnologia RFID, pur incontrando difficoltà  ad imporsi, sta conoscendo negli ultimi tempi alcuni progetti applicativi tesi a metterne in pratica le peculiarità  principali.

Tra questi, mi pare interessante citarne uno riguardante la sperimentazione sul supporto all’evacuazione di edifici durante un’emergenza, basato su tale tecnologia e mappe tridimensionali e frutto del lavoro di HCI Lab.

Si tratta in pratica di un sistema mobile in grado di fornire istruzioni di evacuazione in tempo reale all’utente mediante l’uso di un comune palmare sul quale viene visualizzata la rappresentazione 3D dei locali di un edificio.

Per determinare la posizione dell’utilizzatore si utilizza una tecnologia RFID attiva, dotata di alimentazione propria e quindi non suscettibile ad eventuali interruzioni di corrente, altamente probabili in caso di eventi quali incendi o terremoti. Ciascun trasmettitore invia un codice di posizione al device mobile nel momento in cui si trovi nei paraggi.

L’applicazione è stata pensata anche per essere utilizzabile in sede di addestramento per simulare un’evacuazione e prendere così confidenza con il sistema, percorrendo effettivamente le vie prestabilite. Un aspetto da non trascurare in caso di emergenza reale.

Gli aspetti più delicati riguardano il rilevamento automatico della posizione del terminale e l’utilizzo di un’interfaccia che sia semplice ed immediata da utilizzare, tenuto conto della condizione di stress degli utenti.

E’ stata quindi scelta una modalità  di erogazione delle informazioni basate sulla rappresentazione di frecce ben evidenziate e sovrapposte alla via di fuga per ottenere la massima chiarezza.

Oltre che ad aspetti legati alla sicurezza sul lavoro, questo sistema potrebbe avere ulteriori applicazioni, ad esempio per percorsi di visita specifici da seguire durante la visita di musei o fiere. Un’idea potrebbe inoltre essere quella di estendere l’accessibilità  del sistema anche a persone ipovedenti o non vedenti, integrandolo con il supporto di una sintesi vocale.

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