Connessioni mobili 3G: boom di offerte Umts/Hsdpa

di Filippo Vendrame

Pubblicato 16 Maggio 2008
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:56

Lo avevamo intuito da parecchio tempo, ma adesso arriva uno studio di Nextplora che certifica come gli utenti mobili italiani (ben 3 milioni) si affidino sena riserve alle connessioni mobili di terza generazione (Umts/Hsdpa). La mobilità  è oramai un must in molti ambienti business, e la possibilità  di potersi collegare ovunque ha aiutato non poco molti professionisti.

Nell’ultimo anno – grazie all’evoluzione tecnica e alla riduzione delle tariffe – collegarsi non è stato mai così facile: un modem Umts dedicato al collegamento dati costa molto poco (Usb o Pcmcia) e lo stesso dicasi per i cellulari o Pda abilitati ai collegamenti dati.

Con 150-200 euro di investimento avremo la possibilità  di collegarci ovunque, inviare email, scaricare documenti per lavoro senza che possa considerarsi più una “missione impossibile”.
Non parliamo poi dei palmari e smartphone che, grazie ad un browser integrato, permettono la navigazione direttamente dal loro schermo.

Se il mercato mostra di gradire il 3G, però, grande merito va dato anche alla tariffe sempre più convenienti.

Tre, per esempio, oltre ai consueti pacchetti flat (naviga3 per esempio, 50Mb al giorno per 9 euro al mese) ha introdotto il profilo “SuperWeb” che permette di navigare su internet a soli 10 cent a MByte.
Una tariffa molto conveniente se si pensa che, fino all’altro giorno, senza abbonamenti specifici usare una connessione mobile 3G era costosissimo.

Ma anche Tim e Vodafone hanno proprie tariffe personalizzate, molte delle quali a tempo.
Per esempio Tim offre “Maxxi Alice 3×2” che permette di navigare per un’ora al costo di 2 euro.
Vodafone invece propone offerte più complete come Vodafone Facile Web (entro il 31 maggio 2008) o la tanto discussa Vodafone Internet Key (penna Usb per connessioni ad alta velocità )

E per chi necessita di collegarsi all’estero, niente paura, perché da poco gli operatori nostrani hanno tagliato il costo del roaming dati. Se prima navigare all’estero costava troppo, adesso con Tim e Wind, per esempio, i costi sono stati tagliati del 50%.