Niente banda larga? 3 Italia punta alle aziende "no-digital"

di Filippo Vendrame

Pubblicato 11 Aprile 2008
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:56

Da alcuni anni, leggere in Rete o sui giornali di divario digitale, di gap da colmare e aree del Paese non cablate e da “coprire” è divenuta una realtà  quotidiana. Perchè? Per il semplice fatto che le iniziative di contrasto del digital divide, ormai, non sono più il frutto di programmi di inclusione socio-digitale quanto piuttosto una necessità  anche di business, per chiunque svolga un’attività  che richieda l’accesso ai servizi internet broadband. E di conseguenza una priorità  per i fornitori di accesso in banda larga, anche se “alternativo”.

A concentrarsi su questo filone, nelle ultime settimane, è stata H3G Italia, che stanzierà  un budget di 300 milioni di Euro in tre anni per completare il suo progetto.

Certo, la sfida è ardua. L’Amministratore delegato di H3G Italia Vincenzo Novari ha punta il dito contro la lentezza italiana nel portare la banda larga a tutti gli utenti.
Molti dubbi sono stati espressi dal numero uno del gestore mobile anche in relazione al WiMax, destinato a non portare benefici nell’immediato a causa dei lunghi tempi necessari affinché si arrivi ad un vero successo. L’alternativa per 3 Italia? l’Hsdpa.

Evoluzione dell’Umts, è una tecnologia ormai ben consolidata, che permette di raggiungere velocità  notevoli collegandosi alla rete mobile con semplici telefonini o modem che supportano questo standard.

E c’è di più: anche l’Hsdpa si sta evolvendo, ed entro un paio di anni si potranno raggiungere in download velocità  teoriche molto vicine ai 14Mbit.
Come dire che la vera banda larga mobile sarà  questa, visto che il WiMax potrà  essere utilizzato solo per collegamenti punto – punto e non in mobilità .

Tre, dunque, ah stanziato 300 milioni di euro che serviranno ad estendere la propria rete e portare entro tre anni collegamenti veloci alle utenze che fino ad ora potevano contare solo su collegamenti classici a 56k (modem analogici).

Un progetto ambizioso e anche rischioso, ma devo dire personalmente interessante. Gli altri operatori di telefonia mobile non stanno puntando molto sulla connettività , o meglio, offrono tariffe sempre diverse, ma fanno poco per estendere la banda larga mobile in tutta Italia.

H3G ha deciso invece di puntare tutto – e probabilmente a buon ragione – a sfidare il WiMax, che non può essere utilizzato per la mobilità  dal momento che le frequenze sono troppo alte e potrà  essere impiegato solo per collegare direttamente le abitazioni ai ripetitori tramite antenne predisposte.

Tra l’altro, 3 Italia offre svariate soluzioni dati rivolte alle aziende, che permettono una certa disinvoltura nell’utilizzo del collegamento a banda larga per il proprio business: 5GB a settimana a prezzi decisamente competitivi. L’abbonamento però è valido solo sotto copertura della rete H3G; spostandosi sotto roaming Tim si passa a pagare a MB consumati a prezzi davvero cari.

In questo scenario, è chiaro che un deciso aumento della copertura permetterebbe a chi opera in mobilità  di poter disporre sempre più di una connessione dati veloce. Non solo nei grandi centri o in periferia ma anche in montagna o in zone disagiate.
Ormai lavoro ed internet stanno diventando in molti casi una cosa sola.