Reti Wi-Fi "fatte in casa" e la sicurezza che non c’è

di Filippo Vendrame

Pubblicato 3 Ottobre 2007
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:50

Uno degli allarmi lanciati negli ultimi mesi dalle aziende che si occupano di sicurezza nelle reti è quello della scarsità  di protezione dagli attacchi esterni delle reti wireless degli uffici e delle piccole imprese.

Il motivo è presto detto: per risparmiare, l’installazione di queste tipologie di reti viene fatta da “amici” o dagli stessi dipendenti che si intendono un pò di informatica, ma quasi mai da veri proffessionisti.

E questo è molto male: nelle reti aziendali e nelle reti degli uffici, viaggiano dati sensibili che mai e poi mai devono cadere nelle mani di malintenzionali o di persone estranee. Il wireless è molto bello e comodo, ma di contropartità  ha che non è sicuro come una normale rete via cavo. Questo però non giustifica dal sottovalutare il tema della sicurezza.

Vi faccio un esempio molto semplice di quanto affermo: recentemente mi è capitato di sfruttare una rete Wi-Fi pubblica di un ristorante (gran bella cosa). Cosa non andava? Semplice, i gestori non avevano separato la rete wireless dalla loro rete lan classica e con due semplici click si potevano vedere i loro pc e addirittura accedere alle loro cartelle condivise (piene di fatture e dati dei clienti).

Insomma: un macello. E sottolineo che per fare questo non serviva nessun diploma di hacker, ma semplicemente due click sulle risorse di rete in Windows. Nelle reti wireless la sicurezza deve essere un must imprescindibile: affidate a chi è del settore l’installazione di questi apparati, non lasciate al caso o al primo venuto l’onere di fare questo.

Probabilmente un vero professionista vi costerà , ma credo sia meglio investire (investire è la parola adatta) qualche centinaia di euro piuttosto che vedersi scomparire file importanti…