Adam Guerbuez multato per spam su Facebook

di Gianluca Rini

Pubblicato 27 Novembre 2008
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:48

Una multa da 873 milioni di dollari ha colpito il canadese Adam Guerbuez e la Atlantis Blue Capital, per aver usato Facebook in maniera ingannevole nei confronti degli utenti. L’accusa si basa sul fatto che Adam Guerbuez, molto popolare sul social network, ha promosso la vendita di prodotti per conto della Atlantis Blue Capital.

Ma queste promozioni non sono state effettuate in modo del tutto corretto, infatti il canadese ha inviato spam a più di 100 milioni di utenti, oltre ad aver invitato gli internauti a consumare marijuana. Facebook ha deciso di fargli causa quando, dopo un’attenta analisi dei dati relativi al traffico, ha portato alla conclusione che nei mesi di marzo e aprile i messaggi non richiesti erano aumentati in maniera sospetta.

La multa inflitta è in assoluto la più alta che un utente abbia mai ricevuto per frodi di questo tipo. Un caso precedente è stato quello di Sanford Wallace multato per aver mandato spam su MySpace, ma in realtà la somma che egli è stato condannato a pagare, 230 milioni di dollari, è inferiore a quella che dovranno sborsare sia Adam Guerbuez che la Atlantis Blue Capital.

In realtà, anche se secondo le dichiarazioni di Sam O’Rourke, consulente di Facebook, Guerbuez è uno spammer molto noto, sia lui che la Atlantis Blue Capital non hanno le risorse per pagare una simile somma, per cui il loro resterà solo un ammonimento.

In ogni caso la multa è quella più alta che sia stata inflitta da quando negli Stati Uniti è stata introdotta la Can-Spam Act, la legge che intende porre rimedio al fenomeno delle email spazzatura. Max Kelley, direttore della sicurezza di Facebook, ha dichiarato:

Siamo fiduciosi nel fatto che questo avvenimento rappresenti un potente deterrente per chiunque avesse intenzione di abusare di Facebook e dei suoi utenti. Tutti coloro che partecipano costruttivamente a Facebook possono star sicuri: stiamo lavorando duramente per proteggere la community dallo spam e altre insidie online. Continueremo ad investire in questo settore per migliorare le nostre misure di sicurezza e per identificare e perseguire le fonti degli attacchi spam.