Il virus che non muore mai

di Pasquale Miele

Pubblicato 19 Settembre 2007
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:50

Chi avrebbe mai pensato che un virus, scoperto tredici anni fa e scomparso da oltre sei anni, si sarebbe rifatto vivo? Ebbene si, sembra strano ma è accaduto realmente in Germania, dove è stata venduta una partita di oltre 10.000 notebook contenenti il virus in questione.

Quest’ultimo, catalogato come Stoned.Angelina, fu scoperto per la prima volta nel 1994 ed ha la capacità di modificare il master boot record dei PC. Per fortuna la sua pericolosità è bassissima e i sistemi operativi che potrebbero essere infettati sono usciti dal mercato tempo fa. Inoltre il codice non si replica in modo virale sfruttando la rete, ma può viaggiare da un computer all’altro solo attraverso i floppy disk.

I laptop interessati sono stati venduti con preinstallato il sistema operativo Windows Vista Home Premium e l’antivirus Bullguard. Proprio la suite di sicurezza è stata incriminata del fatto che il sistema non riuscisse a rilevare il malware.

La società di antivirus si è difesa dicendo che si tratta di un malware troppo vecchio ed innocuo, e lo stesso non apporta danni né al sistema operativo, né all’apparecchiatura hardware in generale. In un altro comunicato, la casa produttrice dei notebook (Medion) ha fatto sapere che il software antivirus è capace di rilevare il virus ma allo stesso tempo non è in grado di eliminarlo perchè ormai scomparso dai database.

Posso anche capire che l’antivirus non riesca ad eliminare il virus, ma la domanda che mi pongo è:
“come ha fatto questo virus a finire sui laptop in vendita?”