L’Australia contrasta lo spam telefonico

di Mario Siravo

Pubblicato 8 Maggio 2007
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:50

Lo spam telefonico è forse il più invasivo tra i vari metodi di spamming attualmente esistenti.

Dal punto di vista pratico si tratta di telefonate, solitamente anonime, ricevute a qualsiasi ora del giorno e a volte anche della notte, da aziende commerciali.

L’Australia è da sempre impegnata nella lotta contro gli spammer che con il trascorrere del tempo aumentano a dismisura creando non pochi disservizi.

Il ministro australiano Helen Coonan ha finalmente messo a disposizione di tutti gli australiani un innovativo strumento in grado di proteggere dallo spam via telefono.

Entro poco tempo tutti i cittadini australiani potranno inserire il numero di telefono della propria abitazione in alcuni registri speciali denominati “Do not Call”.

L’inserimento in questi registri sarà totalmente gratuito e garantirà il filtraggio delle chiamate di tele-marketing non richieste dall’utente.

Tra le nuove norme introdotte, appare anche un piano orario molto rigido che le aziende dovranno rispettare.

Non sarà possibile, infatti, inoltrare telefonate di marketing prima delle 9 del mattino e dopo le 20 di sera e nei fine settimana soltanto dopo le 17.

Per le aziende che violeranno le nuove regole imposte dalla legislatura australiana sono previste multe elevatissime.

Da una stima approssimativa è emerso che saranno circa 4 milioni gli utenti che inseriranno il proprio numero di telefono nelle liste speciali.

L’Australia compie quindi un grande passo verso l’eliminazione dello spam dimostrando volontà ed efficienza.

In Italia una contromisura simile a quella adottata dal Governo australiano, riscuoterebbe successo?