WWDC 2011: Mac OS X Lion, iOS 5 e iCloud

di Tullio Matteo Fanti

Pubblicato 6 Giugno 2011
Aggiornato 20 Febbraio 2012 14:57

L'attesissima keynote di Steve Jobs in occasione della WWDC 2011 porterà con sé nuovi dettagli su Mac OS X Lion, iOS5 e il chiacchierato progetto iCloud.

Ancora poche ore separano Steve Jobs dalla sua keynote in occasione della Apple Worldwide Developers Conference (WWDC) 2011. Alle ore 19.00 di oggi (orario italiano) il CEO di casa Apple svelerà nuovi importanti dettagli sul futuro dei sistemi operativi della mela, nonché sull’ancora – è il caso di dirlo – nebuloso progetto iCloud, sul quale però sono probabilmente trapelate le prime indiscrezioni.

Nel futuro di Apple c’è l’ottava major release di Mac OS X, conosciuta con l’appellativo di “Lion” e la nuova versione 5 di iOS, sistema operativo specifico per il mondo mobile della mela, ovvero iPhone, iPad e iPod Touch. Non risulta confermata la presenza sul palco di un nuovo iPhone, ma si tratta di una eventualità non del tutto da escludere.

A destare particolare interesse e curiosità è il nuovo che avanza in casa Apple, e che prende in questa occasione il nome di iCloud. Stando alle informazioni sinora trapelate, si tratterebbe di un sistema in grado di permettere la condivisione di file musicali in tutta semplicità, ipotesi pesantemente avvalorata dagli accordi portati avanti di recente da Apple con le maggiori case discografiche.

A quanto sembra, però, il servizio intende andare oltre la diffusione di semplici file musicali, e potrebbe essere basato sul concetto di cloud computing privato. Le reti private graviterebbero così attorno a Time Capsule, le cui funzionalità sarebbero pertanto estese per consentire un accesso mobile ai dati, in qualunque momento.

I file creati dalle postazioni desktop verrebbero così sincronizzati automaticamente su Time Capsule, per essere disponibili anche da postazioni mobile, e viceversa. Ciò darebbe vita ad una interessante sinergia tra postazioni fisse e mobili, per una facile e trasparente condivisione dei file, in grado di aprire nuove opportunità di lavoro condiviso: un sistema di archiviazione distribuito, quindi, che a differenza di quanto offerto da Google e Amazon non si appoggia su server esterni, ma che lascia la sincronizzazione e i contenuti nelle mani degli utenti, con tutti i vantaggi (e qualche limite) del caso.