Microsoft dice sì all’UE

di Marianna Di Iorio

23 Ottobre 2007 15:30

Dopo una lunga battaglia legale, il colosso di Redmond ha accettato le misure correttive imposte dalla Commissione Europea in una ordinanza del 2004

Neelie Kroes, Commissario UE alla Concorrenza, durante una conferenza stampa che si è svolta ieri, ha annunciato di aver raggiunto un accordo con Microsoft.

Dunque, dopo una battaglia legale che è andata avanti per diverso tempo, il colosso di Redmond ha dovuto cedere alle misure correttive imposte dall’Antitrust europeo.

In particolare, l’accordo si basa su tre punti fondamentali:

  • gli operatori “open source” potranno accedere alle informazioni sull’interoperabilità dei propri prodotti con quelli di Microsoft;
  • le royalties per accedere a queste informazioni sono state abolite ed è previsto ora un pagamento una-tantum da 10mila euro;
  • è stato abbassato il livello delle royalties per le licenze d’uso dei prodotti Microsoft, dal 5,95% allo 0,4%.

In questo modo, i concorrenti di Microsoft potranno fornire prodotti alternativi e innovativi, grazie alla possibilità di dialogare completamente con il sistema operativo Windows.

Il Commissario ha ribadito che «le ripercussioni di questi cambiamenti cominceranno ora e continueranno negli anni a venire e avranno effetti profondi nel settore del software».

«Si tratta – ha aggiunto ancora il Commissario – di una vittoria per i consumatori».

La lunga battaglia legale che ha coinvolto Microsoft è iniziata nel lontano 1998, quando Sun Microsystems aveva denunciato all’UE il colosso di Redmond. L’accusa che veniva mossa a Microsoft era quella di un presunto abuso di posizione dominante nel settore del software in particolare e del PC in generale.

Nell’Aprile del 2004, Microsoft fu condannata, in primo grado, dall’UE al pagamento di una multa da 497 milioni di dollari. Multa che è stata poi confermata e pagata da Microsoft in seguito alla bocciatura del ricorso della società da parte del Tribunale UE il 17 Settembre scorso.

L’accordo raggiunto, dunque, sembrerebbe porre fine ad una lunga vertenza, anche se Microsoft verrà monitorata costantemente dalla Commissione UE. Ad ogni modo, come affermano alcuni voci molto vicine all’azienda, non è previsto alcun ricorso.