Più tutele al dipendente che denuncia illeciti

di Teresa Barone

17 Novembre 2017 15:30

Si alla legge sul Wistleblowing che tutela i dipendenti pubblici e privati che segnalano illeciti sul lavoro.

La Camera ha dato il via libera alla legge che prevede maggiori tutele nei confronti dei lavoratori, sia statali sia dipendenti di aziende private, che segnalano condotte illecite e illegittime da parte dei colleghi.

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La legge sul “Wistleblowing” prevede integrazioni rispetto alla normativa finora in vigore, consentendo al dipendente che segnala all’Anac (Autorità Nazionale anticorruzione) o all’autorità giudiziaria qualsiasi comportamento illecito di cui è a conoscenza, in ambito lavorativo, di ottenere salvaguardia da iniziative di demansionamento, licenziamento, trasferimento e altre conseguenze negative.

I datori di lavoro o gli enti “accusati”, inoltre, dovranno dimostrare la loro estraneità ai fatti segnalati, mentre a essere tutelata è anche l’identità del segnalante.

«L’approvazione in via definitiva della legge sul cosiddetto ‘whistleblowing’ – sulla tutela degli autori delle segnalazioni di reati – è un altro rilevante passo avanti del Parlamento nella lotta all’illegalità e in favore della trasparenza – ha sottolineato la Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini -. Potranno essere d’ora in poi meglio garantiti coloro che, con grande senso civico, decidono di segnalare sui luoghi di lavoro comportamenti illeciti e casi di corruzione. È importante che il provvedimento abbia raccolto un larghissimo consenso tra le forze politiche, andando oltre le usuali contrapposizioni tra maggioranza e opposizione. Ed è molto positivo il fatto che la legge nasca anche dalle sollecitazioni di voci della società civile, da campagne di cittadinanza attiva che hanno trovato nelle Camere un ascolto attento.»