Comunicazione: abitudini distruttive

di Teresa Barone

26 Ottobre 2017 15:00

La top ten dei gesti che possono rendere vano ogni tentativo di comunicare in modo efficace.

Alcuni comportamenti e atteggiamenti manifestati durante una conversazione rischiano di distrarre l’ascoltatore, compromettere l’efficacia del messaggio rendendo vano ogni sforzo anche in presenza di contenuti validi.

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Esistono alcune abitudini che possono essere definite “distruttive” dal punto di vista della comunicazione, gesti spesso compiuti involontariamente che tuttavia rappresentano errori veri e propri. Ecco la top ten dei comportamenti da evitare.

Guardare lontano mentre si parla

Una manifestazione di insicurezza, che impedisce di sostenere lo sguardo del proprio interlocutore.

Muovere troppo le mani

Indice di nervosismo e incertezza, esattamente come giocherellare con un oggetto che si tiene in mano.

Oscillare mentre si parla

Dondolare nervosamente spostando la testa o il corpo avanti e indietro rappresenta una manifestazione di disagio e di mancanza di fiducia in sé stesso.

Camminare mentre si parla

Non riuscire a stare fermi e a mantenere una posizione mentre si parla è indice di nervosismo e di scarsa conoscenza dei contenuti.

Posizionare le mani sui fianchi

Un gesto che può essere letto come aggressività.

Utilizzare troppi intercalari

Unire le frasi con esclamazioni, tentennamenti o parole non necessarie può denotare una mancanza di conoscenze.

Voce tremante

Iniziare una frase con voce tremante sottolinea insicurezza.

Voce troppo bassa

Parlare troppo piano non solo rende difficile la comprensione ma denota disagio e mancanza di fiducia.

Voce troppo alta

Al contrario, un tono di voce elevato rischia di far sembrare aggressivo e minaccioso.

Gesticolare troppo

Può essere un movimento naturale, tuttavia è spesso un chiaro indicatore di ansia e insicurezza.

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