Mobile broadband: progressi per lo standard LTE

di Alessandra Gualtieri

19 Novembre 2007 13:00

Appena approvato come standard per la banda larga mobile, la tecnologia Long Term Evolution (LTE) prosegue con successo l'iter della sperimentazione

A pochi giorni dal voto favorevole espresso dalla Gsm Association nei confronti dell’LTE (Long-Term Evolution), come nuovo standard per la banda larga mobile dopo l’Hspa (High-Speed Packet Access), la nuova tecnologia conferma il suo potenziale di mercato nei confronti delle soluzioni rivali UMB (Ultra Mobile Broadband) e WiMax Mobile (IEEE 802.16m).

Si avvicina per l’Europa il momento dell’ufficio mobile con network a banda larga super-veloce e velocità di trasmissione a 100Mbps? Sono proprio questi i presupposti secondo i big delle telecomunicazioni per quanto riguarda la tecnologia già considerata la “NGN dell’industria mobile“.

Una volta a regime, l’accesso radio Long Term Evolution offrirà alle reti aziendali architettura flat, bassa latenza ed ambiente interamente IP, nonché una nuova ondata di servizi mobili super veloci.

Nokia ha annunciato importanti risultati sulla sperimentazione della LTE, confermando la velocità di 100 Mbps nel trasferimento dati raggiunte in laboratorio. I trial sono stati condotti nell’ambito della LTSI (Long Term Evolution/System Architecture Evolution Trial Initiative), iniziativa congiunta avviata da numerosi vendor, produttori, operatori e carrier per promuovere lo sviluppo e l’adozione del nuovo standard per la banda larga mobile. Il dispiego delle soluzioni commerciali Nokia dovrebbe avvenire nel corso del 2010.

Dopo Samsung e Motorola, anche Alcatel-Lucent ed LG Electronics hanno completato i propri test, utilizzando i rispettivi terminali e infrastruttura di rete. Intanto, accanto a Nokia Siemens Network, Nortel ed Ericsson, anche Verizon Wireless e Vodafone Group hanno confermato il loro sostegno nei confronti della LTE come tecnologia di base per i futuri network 4G.

Infine, in fase avanzata anche i test di Ntt DoCoMo, l’operatore giapponese da sempre pioniere nel campo delle tecnologie mobili (99 milioni di abbonati, con una quota di mercato del 53,7%), che ha già portato l’80% dei suoi utenti a migrare verso soluzioni 3 e 3,5G.

In attesa del 4G, quindi, potrebbe concretizzarsi presto la possibilità di introdurre negli ambienti aaziendali e negli uffici la nuova rete Super 3G, che promette elevate prestazioni ed interoperabilità, grazie anche alla standardizzazione da parte del 3GPP (Third Generation Partnership Project).