I Facebook fan spendono di più

di Tullio Matteo Fanti

14 Giugno 2010 12:40

Quanto vale un Fan Facebook? Secondo lo studio Syncapse, in media 136,28 dollari l'anno: sono dati strategici per le aziende che vogliono investire in Advertising online 2.0

Oggigiorno sempre più aziende puntano sulla pagina dei fan all’interno di Facebook per incrementare i propri guadagni. Ma quanto vale per l’esattezza un fan? Tutti i fan apportano gli stessi benefici? A queste domande cerca di rispondere la ricerca “The value of a facebook fan: an empirical review” condotta da Syncapse.

Il primo dato che emerge dalla ricerca parla chiaro: i fan Facebook spendono di più rispetto un “non fan”, 71,84 dollari in più per l’esattezza. Inoltre, questi hanno il 28% di probabilità in più di utilizzare i prodotti realizzati dai brand di cui sono fan e hanno il 41% di probabilità in più di raccomandarli ai propri amici.

Il valore medio annuo di un fan Facebook è pari a 136,38 dollari, anche se Syncapse sottolinea come questo valore dipenda molto dalla compagnia e dai prodotti scelti e sia influenzato da variabili quali il costo dei prodotti, la loro tipologia e la frequenza di acquisto.

Nessun fan è però uguale ad un altro: il loro valore può infatti oscillare da un massimo di 270,77 dollari annui, nel migliore dei casi, a 0. Le aziende interessate a creare fan “di qualità” dovrebbero quindi tenere in massima considerazione le variabili che ne differenziano il loro valore.

In linea teorica, gli sforzi dovrebbero concentrarsi nel ridurre il più possibile la variabilità dei propri fan, portando il valore medio verso la parte più alta – e quindi più attiva – del range.

Infine, è importante considerare come un fan medio partecipi alle attività dei propri brand preferiti almeno 10 volte l’anno, raccomandandoli ad almeno una persona. Un fan veramente attivo raggiunge anche le 30 partecipazioni e le 10 raccomandazioni.

I dati di Syncapse, raccolti nel giugno 2010 con la partecipazione di Hotspex Market Research, hanno coinvolto 4000 persone residenti in Nord America; il questionario chiedeva di specificare le compagnie con cui ci si identifica come fan e di fornire elementi sulle proprie abitudini come consumatore.

Seppure i dati emersi siano sicuramente interessanti e di valore, è bene sottolineare come si tratta comunque di uno studio da prendere con le dovute riserve, i cui risultati si limitano infatti solamente a fotografare una realtà, le cui dinamiche causa/effetto sono ancora tutte da approfondire.