Scudo fiscale, pronti i codici tributari

di Noemi Ricci

Pubblicato 9 Ottobre 2009
Aggiornato 19 Settembre 2013 14:19

Pronti i codici da utilizzare per versare l'imposta straordinaria, tramite F24, per regolarizzare i capitali detenuti all'estero. Intanto prende forma l'estensione "indiretta" alle aziende

Giorni caldi per lo Scudo fiscale: sono infatti pronti i codici da utilizzare per versare, tramite F24, l’imposta straordinaria per la regolarizzazione dei capitali detenuti all’estero.

Ricordiamo che le imposte dovranno essere versate per l’emersione delle attività finanziarie e patrimoniali detenute fuori dall’Italia violando le norme sul monitoraggio fiscale (articolo 13-bis del decreto legge 78/2009).

I codici possono essere trovati nella risoluzione n. 257/E dell’8 ottobre.

Il codice 8107 potrà essere usato per l’imposta straordinaria per le attività finanziarie e patrimoniali rimpatriate (art. 13-bis del dl 78/2009, convertito con modificazioni dalla legge n. 102 del 3 agosto 2009), l’8108 per l’imposta straordinaria per le attività finanziarie e patrimoniali regolarizzate (art. 13-bis del dl 78/2009, convertito con modificazioni dalla legge n. 102 del 3 agosto 2009).

Questi dovranno essere insieriti nella sezione “erario” del modello F24, indicando nel campo “anno di riferimento” quello in cui si effettua il pagamento.

Il codice tributo 1827, si riferisce all’imposta sostitutiva sui redditi derivanti dalle attività finanziarie rimpatriate e/o regolarizzate secondo quanto disposto dall’articolo 1, comma 2-bis, Dl 12/2002.

Vengono invece eliminati i codici 1801, 1810, 8087, 8088 e 8089, presenti nelle precedenti procedure di emersione delle attività detenute all’estero.