Mario Monti e le riforme: governo sotto monitoraggio Ue

di Noemi Ricci

Pubblicato 14 Novembre 2011
Aggiornato 23 Novembre 2011 17:32

La Ue promuove la Legge di Stabilità e il Governo Mario Monti ma pensa a rendere permanente il monitoraggio sull'attuazione delle riforme.

Con l’approvazione della Legge di Stabilità sono state recepite molte delle richieste Ue al governo italiano volte ad azzerare il debito pubblico ma anche a far ripartire la crescita economica: il governo tecnico affidato a Mario Monti, infatti, preannuncia misure per l’equità sociale e politiche a sostegno dell’occupazione.

I presidenti della Commissione UE Manuel Barroso e del Consiglio europeo Herman Van Rompuy hanno commentato positivamente la nomina di Mario Monti a capo del nuovo Governo dopo le attese dimissioni di Silvio Berlusconi: «un segnale incoraggiante – dopo la rapida adozione della Legge di Stabilità 2012 – della determinazione delle autorità italiane di superare la crisi attuale».

Anche il presidente del Parlamento Europeo Jerzy Buzek ha appoggiato la scelta di Mario Monti, ritenendo la sua esperienza, anche come commissario europeo, «la migliore raccomandazione sul fatto che farà le necessarie riforme» per dare nuovo «slancio all’Euro e nuova speranza all’Italia».

Nonostante i pareri favorevoli espressi dalla UE al governo tecnico affidato a Monti, Bruxelles continuerà con il monitoraggio sull’attuazione delle riforme preannunciate dall’Italia: si parla addrittura di un controllo permanente da parte di UE e BCE, su proposta del commissario agli Affari economici Olli Rehn.

Intanto però, per Buzek, «i cambiamenti in Italia danno la rinnovata convinzione che il Paese ripristinerà la sua credibilità finanziaria e ritornerà ad una solida crescita economica». A Monti la prossima parola.

Intanto, tra le misure al vaglio di Monti spiccano:

  • patrimoniale leggera (1-1,5 milioni di euro);
  • ICI per la prima casa;
  • pensioni a 67 anni ben prima del 2026.