Pmi italiane: le più tassate d’Europa

di Anna Fabi

Pubblicato 19 Novembre 2010
Aggiornato 6 Febbraio 2023 16:07

L'indagine Paying Taxes 2011 realizzata dalla Banca Mondiale con PwC conferisce all'Italia lo scettro del più gravoso sistema nazionale di prelievo fiscale sulle imprese di tutta Europa. Fanalino di coda anche nel mondo

Le Pmi italiane? Ancora una volta uno studio ne conferma maglia nera per carico fiscale: è l’indagine comparata Paying Taxes 2011. The global picture, realizzata come ogni anno da Banca Mondiale e PriceWaterhouse Coopers sui diversi sistemi di tassazione nazionale di 183 paesi.

Tra tutti i 183 paesi presi in esame, l’Italia si è piazzata 167esima in quanto a prelievo fiscale sulle imprese.

Le aziende italiane sono le più vessate d’Europa e tra le più oberate al mondo, tra tributi nazionali e locali, contributi previdenziali e sociali e oneri fiscali che fanno schizzare l’indice italiano di carico fiscale complessivo per le aziende (total tax rate) al 68,6% contro una media eropea del 44,2% e mondiale del 47,8%.

L’indicatore “pagamento tasse”, elaborato nell’ambito del Progetto Doing Business, misura l’onere dal punto di vista delle Pmi nazionali, in relazione al proprio sistema tributario e regolatorio. L’indagine a campione ha coinvolto Pmi manifatturiere e commercianti, di cui sono stati analizzate le spese obbligatorie di naturaamministrativa e normativa.

L’Italia è stata bocciata anche per la burocrazia, che richiede 285 ore di impegno annue: circa 60 in più della media europea.