Censis: più Media, meno Stampa

di Noemi Ricci

20 Novembre 2009 10:00

L'ultimo rapporto Censis/Ucsi rivela come stia crescendo il consumo dei media, anche digitali. Gli utenti si rivolgono sempre più a quelli gratuiti, mettendo in crisi la stampa cartacea

L’Editoria del futuro in Italia è quella Multimediale. Cresce infatti il consumo dei Media tra gli italiani, soprattutto se si tratta di mezzi di comunicazione e contenuti gratuiti. Sempre meglio Internet e Audiovisivo, quindi. E sempre peggio la Stampa tradizionale. Questa la fotografia scattata dall’VIII Rapporto Censis/Ucsi sulla comunicazione “I media tra crisi e metamorfosi“.

La ricerca ha evidenziato come la difficile congiuntura economica abbia causato un’accelerazione nel processo di trasformazione già in atto del sistema dei Media, dando maggiore spinta ai mezzi gratuiti a discapito di quelli a pagamento come la stampa cartacea.

Cresce così un nuovo fenomeno evolutivo, il press divide: gli Italiani che non hanno contatti con la Stampa.

Questi ultimi sono passati dal 33,9% del 2006 al 39,3% del 2009, per una crescita del +5,4%. Tra questi, i più lontani dai mezzi stampa sono i giovani (+10%), gli uomini (+9,9%) e i più istruiti (+8,2%), probabilmente più vicini ai mezzi più moderni.

Il livello di Digital Divide risulta invece attenuato, passando dal 71% della popolazione nel 2006 al 51,3% attuale. Crescono infatti gli utenti di internet arrivando ad una percentuale del 47% quest’anno contro il 45,3% del 2007.

Il 26,4% della popolazione fa uso esclusivo dei media audiovisivi quali Radio e TV. Scendono coloro che invece hanno un rapporto con questo tipo di mezzi ma anche con la Stampa, passando dal 42,8% del 2006 al 24,9% del 2009.

Cresce la Tv via Web, passando dal 4,6% al 15,2%, mentre la Mobile TV inizia a farsi strada con un’utenza dell’1,7% della popolazione.

Sul fronte Mobile, rimane stabile l’utilizzo del cellulare nel suo complesso (nel 2007 era usato dal 86,4% della popolazione, oggi dall’85%), ma se ne fa uso principalmente per le sue funzioni base (si passa dal 48,3% nel 2007 al 70% del 2009) e sempre meno per quelle più sofisticate, spesso anche più costose, infatti l’uso dello smartphone è sceso dal 30,1% al 14,3% e del videofonino dall’8% allo 0,8%.

In generale, comunque, tra il 2001 e il 2009 la diffusione di tutti i mezzi di comunicazione è aumentata. La TV copre il 97,8% della popolazione, che si sta adeguando alle sue nuove forme: negli ultimi due anni l’utenza della Tv satellitare passa dal 27,3% al 35,4% e il Digitale Terrestre dal 13,4% al 28%. La Radio coinvolge l’81,2% della popolazione – che l’ascolta anche tramite lettore mp3 – i giornali il 64,2% e i libri il 56,5%.