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E-commerce per start-up: fondi e strumenti

di Anna Fabi

Pubblicato 21 Novembre 2013
Aggiornato 3 Giugno 2014 09:06

Essere presenti sulla Rete è un'esigenza imprescindibile per ogni realtà commerciale (e non) che vuole essere competitiva in un mercato sempre più complesso da gestire e decifrare.

Diversificare il business è un’esigenza impellente per start-up e attività in procinto di affacciarsi nel mondo degli affari. Chi inizia a muovere i primi passi nell’imprenditoria deve poggiare i piedi su basi solide, compreso l’e-commerce.

Opportunità

I soggetti che desiderano intraprendere questa avventura hanno spesso a disposizione anche agevolazioni e finanziamenti locali: basta consultare i continui bandi lanciati da Regioni e Camere di Commercio territoriali per rendersene conto (Lombardia, Veneto, Marche…). Inltre, una start-up che ancora non considera le prospettive di guadagno offerte dalla Rete si preclude di fatto il raggiungimento di una consistente – e spesso inesplorata – fetta di mercato. Vendere i propri prodotti o servizi in Rete può infine essere una valida alternativa per quelle imprese che arrancano nel commercio tradizionale.

Numeri

Il commercio elettronico in Italia non conosce battute d’arresto, anzi. L’e-commerce nel Belpaese ha un valore stimato attorno ai 21,1 miliardi di euro con un tasso di crescita del 12% registrato nel 2012 rispetto all’anno precedente. Nel 2013 il mercato online è ulteriormente cresciuto e la tendenza si preannuncia  positiva anche per gli anni a venire, soprattutto grazie alla continua diffusione dei dispositivi mobili come smarthphone e tablet che permettono di acquistare sul Web in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. Inoltre c’è da considerare anche che Internet non conosce limiti territoriali e favorisce una diffusione capillare del proprio business anche oltre ai confini nazionali, a fronte di costi decisamente contenuti e di tanti vantaggi da conseguire. Il tutto, alla luce del fatto che in Italia sono 41,7 milioni gli utenti che possono accedere ad Internet e quindi potenziali acquirenti (dati Netcomm e Casaleggio Associati).

Soluzioni

Le aziende che avviano un’attività di e-commerce o che comunque gestiscono un sito aziendale sono tenute a rispettare specifici obblighi di legge ma questo non deve essere un deterrente all’avvio di un’attività di questo tipo, il cui ROI è generalmente quasi garantito, cosnsiderato che si può avviare un business commerciale o una vetrina web con un investimento relativamente contenuto.

Detto questo, che le imprese se vogliono avvalersi di questa strategia competitiva possono pertanto contare su una vasta gamma di soluzioni IT. Questi sono i provider più noti con servizi ad hoc per la creazione di un sito web e di portali di commercio elettronico, solo per citarne alcuni:

Tra i “piccoli” ricordiamo anche Impresaclic di Icube+ o il pacchetto dall’agenzia di web marketing WD Web Design per l’approdo semplice in Rete (realizzazione sito e-commerce e implementazione di una campagna di marketing per la sua promozione, con la peculiarità dell’originale servizio Pay for Sale, ossia un rappresentante virtuale che si occupa della promozione estesa del sito online remunerato solo in base ad un’effettiva vendita di prodotti o servizi commercializzati). Infine, ricordiamo anche la possibilità di crearsi da sé un sito professionale utilizzando il classico WordPress o altre applicazioni e CMS ad hoc come Weebly o WebSite.

*Articolo a cura di Susanna Naldi