Enterprise 2.0: una nuova moda o un nuovo modo (di fare business)?

di Riccardo Simone

Pubblicato 8 Febbraio 2008
Aggiornato 12 Febbraio 2018 19:33

Il termine “Enterprise 2.0” è stato coniato nel 2006 da Andrew McAfee, per indicare l’implementazione delle applicazioni caratteristiche del Web 2.0 (blog, wiki, folksonomie, etc.) in un contesto aziendale.

La sua posizione, così come quella di altri studiosi, è forse però eccessivamente entusiastica: sia nei confronti delle potenzialità  che questi strumenti hanno, sia per quanto riguarda la loro attuale diffusione ed efficacia.

Quanto alle potenzialità , la condivisione della conoscenza è la base stessa su cui si fonda Internet, e l’evoluzione degli strumenti che la favoriscono apre sicuramente nuove e talvolta inaspettate prospettive.

Per quanto riguarda invece l’attuale efficacia e diffusione di questi strumenti, i trionfalistici proclami di Mark Raskino (Gartner) che intitola il proprio studio “In 2008, Enterprise Web 2.0 Goes Mainstream” sembrano un po’ azzardati.

Le cifre del fenomeno, snocciolate dall’Economist Intelligence Unit, sono sicuramente incoraggianti: i manager intervistati nella survey “Web 2.0 goes corporate” ritengono che gli strumenti del Web 2.0 favoriranno i rapporti tra i clienti e le imprese e permetteranno di raggiungerne più facilmente di nuovi.

Più della metà  degli intervistati ritiene che l’area in cui le applicazioni di social networking troveranno terreno maggiormente fertile sarà  il marketing e le vendite, seguita dai servizi al cliente.

Insomma, l’Enterprise 2.0 viene visto come un approccio utile a creare e a rafforzare quelle attività  in cui è necessario costruire fiducia e creare comunità : il ben noto networking.

Questa fiducia negli strumenti del Web 2.0 applicati al business non corrisponde però necessariamente a una loro elevata diffusione. È proprio rapporto dell’Economist a mettere in guardia da un’eccessiva focalizzazione sulla tecnologia.

Probabilmente la vera chiave del successo legata all’Enterprise 2.0 è una cultura aziendale “Web 2.0-oriented”, in cui sia centrale l’idea stessa di networking, di condivisione e di scambio di informazioni.