Marketing personalizzato: conoscere i clienti per servirli meglio

di Fabrizio Scatena

Pubblicato 14 Ottobre 2009
Aggiornato 12 Febbraio 2018 19:33

Il marketing personalizzato conosciuto anche come marketing one-to-one (uno ad uno), porta all’estremo la logica della customerizzazione, per soddisfare bisogni e desideri dei clienti.

Ma per raggiungere un tale livello di soddisfazione, alcune aziende lasciano al cliente stesso la possibilità  di progettare secondo le proprie esigenze il prodotto con un Choiceboard.
Il Choiceboard, o Planner in alcuni casi, è un sistema on-line che permette di progettare prodotti e servizi servendosi di un menù di attributi, componenti, prezzi e modalità  di consegna. Ricevuti gli input necessari l’azienda può avviare il processo di produzione, assemblaggio e consegna.

Un caso internazionale di successo di questa strategia di marketing è stato applicato da un colosso come IKEA, che si serve proprio di un sistema di Choiceboard.

Questo approccio permette inoltre la customizzazione dell’impresa, che è così in grado di offrire oltre a prodotti e servizi altamente personalizzati, anche una comunicazione efficace perché calibrata sul singolo cliente.

Il marketing personalizzato può essere molto utile per le imprese che offrono prodotti di nicchia, oppure per quelle imprese che hanno database con informazioni molto dettagliate sui propri clienti, e possono anticipare i loro bisogni e desideri con prodotti su misura.

Portato al limite estremo il marketing personalizzato si traduce infatti un rapporto one-to-one. Si pensi ad esempio alla fornitura di software sviluppati ad hoc per singole aziende o alla realizzazione di siti internet.

Questa logica, lontanissima da quella dei mercati di massa, richiama da vicino lo stile del lavoro artigianale attento soprattutto alla qualità  e all’unicità  del prodotto.

Esistono oggi realtà  come il network di liberi professionisti digitali Isotype, che applicano sistematicamente il marketing personalizzato.