Web marketing: come evitare che email di massa e newsletter finiscano in spam

di Sonia Ferretti

Pubblicato 26 Febbraio 2009
Aggiornato 12 Febbraio 2018 19:33

Il vostro reparto commerciale ha in programma l’invio di una newsletter ai vostri utenti o a potenziali clienti? In questi casi, si valuta in genere l’utilizzo di sistemi di invio “email di massa” e spesso si avvia tale attività  ma spesso si trascurano le possibili conseguenze.
O non si quantificano i danni derivanti dall’eventualità  di essere inseriti in una blacklist da parte del proprio ISP (Internet Service Provider).

Il server potrebbe bloccare la vostra mail, il vostro dominio o il vostro IP. Risultato: posta, in entrata e in uscita non pervenuta o pervenuta in modo discontinua. Insomma, una situazione buona per dar di matto una volta per tutte. Non le prevedibili conseguenze nei rapporti con i clienti e utenti.

Per prevenire questo problema si possono utilizzare programmi online a pagamento che garantiscono di non “finire in spam” e permettono di monitorare il numero di mail che vengono aperte, consentendo di utilizzare tranquillamente la mail del proprio sito.

Senza spendere, si può invece osservare alcuni consigli utili durante la redazione delle newsletters.


OGGETTO: meglio evitare parole in maiuscolo, inventate, spazi vuoti, nome o email del destinatario, date. Da evitare anche di mettere in maiuscolo le iniziali delle parole dell’oggetto. Non utilizzare frasi simili a quelle tipiche dello spam e non usare punti esclamativi.

Le 20 parole/frasi più utilizzate dagli spammer sarebbero: amazing, cancel at any time, check or money order, click here, congratulations, dear friend, e-mail marketing, for only ($), free (including toll-free), great offer, guarantee, increase sales, order now, promise you, risk free, special promotion, this is not spam, to be removed, unsubscribe, winner .

COSTRUZIONE DEL MESSAGGIO: le newsletter più sicure sono quelle basate su testo. Se la newletter è basata su HTML, assicurarsi di includere sempre la versione in testo semplice, e mantenerla il più possibile simile alla versione HTML. Per generare HTML usare programmi professionali, non programmi che generano HTML “sporco” (tipo Microsoft Word). Non inserire Javascript, ActiveX o plugins. Al limite inserire un link al sito web che li contenga. Inserire poche immagini ed evitare di utilizzarle al posto del testo. Evitare di inserire allegati. Non scrivere parole strane con zero al posto delle o, chiocciola al posto delle a, ecc. Non inserire i destinatari in CCN, verranno senz’altro filtrati. Evitare messaggi generici del tipo ‘Gentile Acquirente’ o parole come ‘gratis’.

Evitare di utilizzare sfondi colorati e testo diverso dal nero, che rimane lo standard.

CANCELLAZIONE: è necessaria una procedura semplice che permetta agli iscritti di cancellarsi in ogni momento.

SPEDIZIONE:utilizzare un smtp server non inserito in blacklist. In alternativa, vi sono server che svolgono, a pagamento, l’invio di posta massiva. Per trovarli è sufficiente fare una breve ricerca con queste chiavi: smtp newsletter. Non confondetevi sui servizi messi a disposizione: c’è chi mette a disposizione solo il server di uscita smtp e chi invece vi gestisce la cosa dalla a alla z, dalla creazione della newsletter e delle liste email, al monitoraggio degli invii creando statistiche. Un ottimo servizio è svolto da aweber.com.

STATISTICHE (OPEN RATE) la media di mail aperte è del 20-30%, se scende c’è qualcosa che non va.