Le prospettive dell’email marketing

di Marco Mattioli

Pubblicato 7 Maggio 2008
Aggiornato 12 Febbraio 2018 19:33

Ci siamo già  occupati del tema dell’email marketing, rapportandolo alla presenza sempre più consistente dei blog come alternativa di comunicazione in ambiti aziendali.

Per cercare di fare il punto sull’uso che gli utenti web fanno attualmente dei messaggi di posta elettronica e delle liste di distribuzione, credo possa risultare utile partire da fonti analitiche.

La web agency Tomato Interactive, attraverso la propria business unit ContactLab, ha presentato un’interessante ricerca sulle principali modalità  di fruizione del servizio email da parte dell’utenza.

Il primo punto di rilievo è che solo il 4% dei navigatori non risulta iscritto a nessuna mailing list, lasciando trasparire l’importanza assegnata a questo mezzo, spesso utile per l’approfondimento di tematiche e problematiche di qualsiasi genere. Del resto anche argomenti e temi relativi al mondo del lavoro riescono a svilupparsi adeguatamente seguendo questo metodo.

Le potenzialità  della posta elettronica nel nostro Paese si confermano comunque impressionanti: 50 milioni di account, pari ad oltre 2,5 per utente Internet, per oltre 350 milioni di messaggi scambiati ogni giorno.

Un ulteriore impulso alla diffusione deriva da palmari, smartphone e cellulari, che contribuiscono a rendere mobile, e quindi ancora più frequente, tale interazione. Circa il 20% degli intervistati conferma infatti di accedere alla posta mediante device mobili, senza considerare il 58% che vi accede con un computer portatile.

Un’interessante indicazione arriva anche dai temi prevalenti trattati dalle mailing list:

  • servizi di viaggi e turismo;
  • servizi di operatori di telefonia fissa o mobile;
  • informazione di attualità ;
  • servizi e siti di eCommerce o aste online;
  • comunità  online di cui fanno parte gli utenti.

L’interesse verso le liste di distribuzione viene confermato dal fatto che, solitamente, l’indirizzo di posta che viene fornito per l’iscrizione è per oltre il 55% quello principale e solo per il 22% quello secondario.

Rispetto al Web, l'inserzione pubblicitaria associata ad un messaggio proveniente da una mailing list tende ad essere considerata come un'intrusione, anche se il fastidio che si prova rispetto alle due forme di pubblicità  è tutto sommato analogo.

Solo il 15% degli utenti rifiuta il caricamento delle immagini nei messaggi, rappresentando quindi un ottimo strumento di comunicazione immediata. Vi sono dunque alcuni elementi che mi pare possano rappresentare uno spunto per elaborare eventuali strategie di marketing.