Business-to-business: tempo di fare economia?

di Alessandra Gualtieri

Pubblicato 18 Febbraio 2008
Aggiornato 12 Febbraio 2018 19:33

Per quanto la maggior parte degli operatori marketing business-to-business non abbia apportato variazioni significative ai propri budget d’investimento per le future campagne di promozione, molte piccole aziende pubblicitarie stanno vivendo un momento di congiuntura sfavorevole.

Sembrerebbero queste le conclusioni più ovvie scorrendo le cifre riportate da BtoB magazine, nota rivista di settore che ha da poco concluso una indagine ricognitiva online tra oltre 650 marketers nelle ultime due settimane.

Secondo questo studio, il fenomeno sta interessando il 29,4% delle società  intervistate, mentre il 58,3% si è mostrato più fiducioso, non apportando alcuna modifica al proprio budget nonostante si stia vivendo una generale crisi economica. Addirittura, nel 12,3% dei casi i responsabili marketing hanno fatto registrare un trend opposto, rafforzando i propri investimenti in virtù delle buone prospettive di ROI.

Questa sorta di altalena, ad ogni modo, pare una tendenza al momento essenzialmente circoscritta al mercato statunitense, per quanto sia ormai generalizzata la tendenza a ridurre gli investimenti pubblicitari in settori come la carta stampata (anche nel 43,5% dei casi presi in esame) a favore di altri canali, primo fra tutti il Web.

Eppure, nel survey di BtoB Magazine non sono mancate alcune piccole eccezioni: tra le aziende che hanno deciso di ridurre gli investimenti, il 6% ha messo mano anche ai fondi previsti per l’on-line advertising. Più prevedibili, invece, quelli per eventi (17.3%), trasmissioni (10.0%) o direct marketing (8.7%).

Di contro, per coloro che hanno deciso di scommettere su sponsorizzazioni e promozioni, i settori considerati più profittevoli continuano ad essere proprio web marketing (48.5%) e direct marketing (16.5%).

Che i timori statunitensi possano contagiare anche il Vecchio Continente? Dagli ultimi dati di mercato non sembrerebbe proprio, né tantomeno se si guardano stime e valutazioni degli analisti.

Del resto, veicolo per la creazione di relazioni fra imprese, il B2B è ormai ben consolidato in Europa, alimentando le attività  di marketing orientate a costruire un focus mirato ed efficace sulle transazioni on-line fra aziende.

Grazie a Internet e agli investimenti in promozione business-to-business, non solo grandi aziende ma anche Pmi riescono oggi a consolidare i rapporti cliente-fornitore, identificare nuove opportunità  di business, stringere nuove partnership commerciali e, più in generale, promuovere e vendere prodotti e servizi professionali.