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Sblocca Italia: le misure in vigore e quelle eliminate

di Barbara Weisz

Pubblicato 15 Settembre 2014
Aggiornato 22 Settembre 2014 09:53

In Gazzetta Ufficiale il decreto Sblocca Italia, in vigore dal 13 settembre: ecco le modifiche rispetto al testo approvato il CdM.

Non c’è il regolamento unico in Edilizia, mentre ci sono sia la Super SCIA sia le agevolazioni per chi acquista casa dal costruttore e poi la affitta: il decreto Sblocca Italia è finalmente operativo, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 12 settembre e in vigore dal 13 settembre.

Sblocca Italia in Gazzetta

Approvato dal Consiglio dei Ministri il 29 agosto, ci ha messo due settimane ad approdare in Gazzetta, passando attraverso correzioni ed eliminazione di alcune norme inizialmente previste. Oltre al regolamento unico edilizio, che avrebbe uniformato le norme per tutti gli 8mila Comuni d’Italia, sono sparite le semplificazioni per interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni e per i piccoli impianti da fonti rinnovabiliRestano invece tutte le norme di rilancio del Made in Italy e una serie di novità per affitti, imprese del turismo e finanza delle PMI.

=> Sblocca Italia: focus su Edilizia e Piano Casa

Edilizia

Lo Sblocca Italia nella sua versione definitiva si compone di 45 articoli. Fra le misure qualificanti in materia di rilancio edilizio, spiccano la semplificazione dei permessi per costruire o ristrutturare immobili: in base all’articolo 17, basterà una semplice comunicazione di inizio lavori (non sarà più necessaria la Scia) per interventi come l’accorpamento di più appartamenti nello stesso immobile); o ancora, sarà possibile ottenere un permesso di costruire in deroga alla destinazione d’uso per interventi di riqualificazione urbanistica, ad esempio in aree industriali dismesse.

=> Guida alle norme in edilizia, permessi e condoni

Affitti

Per sostenere il mercato degli affitti, niente imposte di bollo per il contratto che riduce un precedente canone di locazione. Prevista l’annunciata agevolazione per chi acquista direttamente dall’impresa costruttrice l’invenduto e poi destina l’immobile all’affitto, che scatterà a partire dal 1° gennaio 2014: si tratta di una deduzione fiscale del 20% del prezzo dell’immobile, su un tetto massimo di speda agevolabile di 300mila euro. A seguire: estensione a tutti i contratti della formula del rent to buy prevista dal decreto casa solo per i canoni concordati (è la formula contrattuale che prevede un contratto di locazione finalizzato all’acquisto dell’immobile dopo una determinato numero di anni).

Ricettività

Per quanto riguarda le imprese, l’articolo 30 è interamente dedicato al rilancio del Made in Italy: sostegno alle esportazioni, fiere, valorizzazione produzioni di eccellenza, promozione dell’e-commerce delle PMI. Ci sono poi misure specifiche per il rilancio alberghiero, con la normativa sui condhotel, alberghi composti da parti di diversi immobili situati nello stesso Comune, ma a gestione unitaria.

Semplificazioni

La parte dedicata alle semplificazioni burocratiche prevede il potenziamento della Cassa Depositi e Prestiti,  agevolazioni fiscali per la finanza di progetto, semplificazioni sui project bond, l’istituzione di un fondo per la capitalizzazione delle imprese. Infine, ci sono le semplificazioni ambientali ed energetiche e l’annunciato rifinanziamento della cassa in deroga 2014.

in Gazzetta Ufficiale