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Tariffe professionali: avvocati +50%

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 3 Ottobre 2013
Aggiornato 27 Giugno 2017 15:52

Il decreto ministeriale che ridefinisce i parametri per il calcolo delle parcelle degli avvocati, dopo l'abolizione delle tariffe professionali.

Aumentano fino al +50% i compensi professionali degli avvocati come effetto del nuovo regolamento per l’Ordine degli avvocati messo a punto dal Ministero della Giustizia. Questo contiene nuovi parametri per il calcolo delle parcelle degli avvocati nel caso in cui il professionista non raggiunga un accordo con il cliente. In sostanza si tratta dei nuovi importi a cui anche il giudice deve riferirsi al momento della liquidazione dei compensi non concordati. Da precisare che in realtà non si tratta di una reintroduzione delle tariffe professionali – abolite dal Decreto Legge 24 gennaio 2012, n. 1 (DL Liberalizzazioni), convertito, con modificazioni, dalla Legge 24 marzo 2012, n. 27, introducendo l’obbligo su richiesta del cliente di pattuire un compenso anche in forma verbale per l’incarico, quanto piuttosto di un riordino dei compensi degli avvocati. Se da una parte è vero che le parcelle raddoppieranno, appena il decreto entrerà in vigore, c’è da dire che il Consiglio nazionale forense aveva messo a punto una proposta di modifica delle remunerazioni dei legali ben superiori, poi il decreto della Giustizia ha stabilito un aumento non superiore al 50%. I parametri variano in base alla materia trattata, civile o penale, con riferimenti specifici ad alcune cause come quelle di lavoro e previdenza, le impugnazioni e l’esecuzione. Per quanto riguarda le cause civili gli importi rimangono suddivisi per fasi del procedimento (di studio, introduttiva, istruttoria e decisionale) e valore della controversia, mentre nelle cause penali è stata introdotta una riduzione del 30% dei compensi per le prestazioni ai soggetti ammessi al gratuito patrocinio (a spese dello Stato).