Sicurezza lavoro: nuove scadenze per le PMI

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 24 Gennaio 2013
Aggiornato 25 Gennaio 2013 15:51

Sicurezza sul lavoro nelle PMI: le proroghe e le nuove scadenze per la conformità in materia di valutazione dei rischi e DVR in azienda.

L’entrata in vigore delle procedure standardizzate sulla valutazione dei rischi per i lavoratori nelle piccole e medie imprese, stabilita per il 31 dicembre 2012, di fatto si attua dal 2013, a scaglioni diversi in in funzione del numero di dipendenti in azienda:

  • per le PMI tra 11 e 50 dipendenti, l’entrata in vigore scatta il 5 febbraio,
  • per le PMI che impiegano fino a 10 addetti, prevista una ulteriore proroga al 5 maggio.

=> Leggi come applicare la nuova procedura 2013

La Legge di Stabilità ha però esteso la proroga per la autocertificazione dei rischi sulla sicurezza sul lavoro nelle micro-imprese fino a 10 dipendenti al 30 giugno 2013, così da concedere più tempo alle aziende di adeguarsi alla nuova procedura standard (leggi tutto).

Di fatto, al rinvio delle autocertificazioni dei datori di lavoro sull’avvenuta valutazione dei rischi al terzo mese successivo all’entrata in vigore del DM istitutivo (5 maggio), potrebbe determinarsi un rinvio dell’entrata in vigore dei modelli standard.

=> Leggi le nuove regole per l’autocertificazione DVR

Proroghe che sembrano dare respiro alle imprese, che tuttavia non devono sottovalutare le procedure standardizzate per la valutazione dei rischi in quanto costituiscono l’unico strumento legalmente accettabile per stimare l’effettiva sicurezza aziendale (art. 6 del Dlgs 81/2008).

Si rammenta infatti, che oltre alla descrizione dei cicli produttivi e della struttura aziendale dedicata alla sicurezza, le procedure descrivono le fasi di identificazione dei rischi correnti in azienda, e i conseguenti provvedimenti da accogliere per limitare il pericolo di infortuni.

=> Approfondisci il Documento di Valutazione del Rischio

Le eventuali mancanze o incompletezze nella compilazione del modulo interministeriale potrebbe implicare sanzioni penalmente rilevanti sia per il datore, sia per l’impresa.