Una grande “no tax area” per aziende del Sud

di Tullio Matteo Fanti

26 Agosto 2008 15:30

La manifestazione "Essere a Soveria 2008" è stata l'occasione per proporre tutto il Sud come una grande no tax area, allo scopo di favorire il rilancio della Calabria e del Mezzogiorno

Anche quest’anno ha preso il via la 21a tappa della manifestazione “Essere a Soveria 2008“, nel corso della quale Florindo Rubbettino, presidente dei giovani di Confindustria Calabria, ha lanciato una proposta per il rilancio della Calabria e del Mezzogiorno: proporre tutto il Sud come una grande no tax area, allo scopo di favorire lo sviluppo.

Nel corso dell’incontro, avvenuto in occasione della presentazione del libro “Soveria, demografia, società, economia”, Rubbettino ha spiegato come tale proposta permetterebbe agli imprenditori di rinunciare agli aiuti di Stato e comunitari, riuscendo così a recuperare una cifra stimata in 4 miliardi di euro l’anno.

Si tratterebbe di riproporre in chiave calabrese un modello già attuato in Irlanda, ove viene applicata una franchigia fiscale per le piccole e medie imprese; ciò non solo favorirebbe l’imprenditoria calabrese, ma incoraggerebbe anche le aziende esterne ad investire in un territorio che è stato detassato.

La strada indicata da Rubbettino, rappresenta un azzeramento per dieci anni delle imposte sul reddito delle imprese che intendono investire nel Sud, a un livello d’imposta per i successivi cinque anni pari alla metà dell’aliquota nazionale.

Solo così si creerebbe un vero incentivo per chi vuole investire, innovare e creare occupazione nel Mezzogiorno, evitando di ripetere i fallimenti del passato.

“Essere a Soveria 2008”, qualificata per l’occasione con il termine di “Porto franco“, ad indicare «un luogo di incontro e di confronto dove le idee e le persone sono giunte e sono partite, un luogo liberato dove costruire una mente ospitale», continua fino alla fine di questo mese.