Caregiver: cosa prevede il DDL

di Noemi Ricci

Pubblicato 15 Febbraio 2017
Aggiornato 20 Febbraio 2017 11:46

In arrivo agevolazioni fiscali, previdenziali e giuslasvoristiche per i caregivers, ossia familiari che assistono congiunti disabili e/o malati: al via l'esame in Senato dei Ddl.

Al via l’esame della Commissione Lavoro del Senato di tre Ddl in materia di caregivers familiari: S. 2048 Pagano, S. 2128 Bignami e S. 2266 sostenuto dal Partito Democratico. I tre disegni di legge hanno l’obiettivo di riconoscere nel nostro ordinamento la figura del caregiver familiare prevedendo specifiche agevolazioni in materia fiscale, previdenziale e giuslavoristica.

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Il termine inglese caregiver significa “colui che si prende cura”. Dunque, con il neologismo caregiver familiare si intendono tutti i familiari che assistono, gratuitamente, un loro congiunto ammalato e/o disabile, senza affidarlo a cure esterne ed estranee. Attività che oggi viene svolta dai familiari gratuitamente, senza alcun riconoscimento da parte della legge.

I 3 Ddl sui Caregiver

Ddl 2048 

Il Ddl 2048 prevede che la persona che assiste il parente o affine, entro il terzo grado, con almeno 80 anni di età e reddito ISEE non superiore a 25.000 euro annui, se convivente da almeno sei mesi, possa godere di una detrazione dell’imposta sul reddito delle persone fisiche pari al 19% delle spese sostenute per l’assistenza fino a un tetto massimo di 10.000 euro annui, in aggiunta alle consuete detrazioni fiscali previste dalla legge.

  • Al caregiver non titolare di reddito, o incapiente parzialmente o totalmente, l’INPS corrisponderà una somma a titolo di rimborso spese non superiore a 1.900 euro l’anno.
  • I caregiver dipendenti hanno il diritto a richiedere al datore di lavoro la trasformazione reversibile del rapporto di lavoro a tempo pieno in rapporto a tempo parziale in misura non superiore al 50%, per un periodo massimo di due anni.

Ddl 2128

Il Ddl 2128 prevede per l’equiparazione dei caregiver ai lavoratori domestici dal punto di vista della copertura di contributi figurativi, che saranno a carico dello Stato per il periodo di lavoro di assistenza e cura effettivamente svolto in costanza di convivenza, a decorrere dal momento del riconoscimento di handicap grave del familiare assistito. Contributi cumulabili con quelli ai quali si ha diritto per eventuali altre attività lavorative. Previste anche l’estensione della tutela per malattie e una apposita copertura assicurativa.

Ddl 2266

Il Ddl 2266 “Legge quadro nazionale per il riconoscimento e la valorizzazione del caregiver familiare”, che ha come primo firmatario il Senatore del PD Ignazio Angioni ed è stato sottoscritto da 73 senatori di diversi gruppi, pone il focus sulla conciliazione tra attività lavorativa e attività di cura e di assistenza, prevedendo altresì specifiche campagne di sensibilizzazione.