APe: certificazione e domanda

Risposta di Barbara Weisz

23 Marzo 2017 14:28

Giuseppe P. chiede:

Sono docente di scuola secondaria superiore, nato nel marzo del 1953. Ad agosto maturerò 39 anni di servizio (incluso riscatto 5 anni universitari ed anno di servizio militare). Quando potrò chiedere l’APe volontaria? Con che regime andrò in pensione e quando?

I requisiti per chiedere l’APe volontaria sono: almeno 63 anni di età, 20 anni di contributi, al massimo tre anni e sette mesi dal raggiungimento della pensione di vecchiaia e un assegno pari ad almeno 1,4 volte il minimo (circa 700 euro). Nel suo caso deve verificare in particolare se le mancano al massimo tre anni e sette mesi dalla pensione di vecchiaia, perché mi pare abbia tutti gli altri requisiti.

Tenga presente che l’APe volontaria, introdotto dalla Legge di Bilancio 2017, sarà operativa dal primo maggio 2017. La domanda si presenta all’INPS ma si attendono ancora i decreti attuativi con regole di dettaglio e istruzioni applicative.

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Tuttavia, la legge prevede già disposizioni specifiche in materia di procedura: si presenta una prima richiesta all’INPS, che risponde fornendo: certificazione del diritto al trattamento e importo minimo e massimo ottenibile in base al periodo di anticipo pensionistico che si sceglie di richiedere.

Con questa certificazione si può presentare istanza di APe, contestualmente a quella di pensione di vecchiaia (al raggiungimento del requisito). La domanda contiene l’indicazione del soggetto finanziatore (la banca che finanzia il prestito) e della compagnia assicurativa per coprire il rischio di premorienza. Sarà il soggetto finanziatore a trasmettere poi all’INPS e al richiedente il contratto di prestito, oppure la risposta negativa. In quest’ultimo caso la domanda è priva di effetto. Se invece il prestito è concesso, si attiva il contratto.

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Il trattamento sarà comunque erogato dall’INPS. Quando si matura la pensione, si iniziano a pagare le rate di restituzione, per 20 anni. Si matura la pensione piena, senza decurtazioni, ma dall’assegno verranno trattenute le rate di restituzione del prestito.

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