Bonus ristrutturazione: i nuovi permessi edili

Risposta di Noemi Ricci

13 Febbraio 2018 08:00

Marco chiede:

Devo affrontare dei lavori di ristrutturazione:

  • abbattimento di muro non portante per creare un ambiente open space;
  • spostamento di gas e acqua da una stanza all’altra.

Il mio intento è di eseguirli in accordo con le leggi vigenti e di poter di conseguenza beneficiare del bonus ristrutturazione. Il professionista che mi sta seguendo mi sta indirizzando su una semplice CIL e non CILA, sostenendo che sia sufficiente per il tipo di lavoro pianificato. Non vorrei però trovarmi con una pratica sbagliata che comporti, nel medio termine, la perdita del beneficio per mancato adempimento delle regole comunali.

La normativa che regola i permessi e le autorizzazioni per i lavori edilizi è cambiata con la Riforma Madia, o Dlgs SCIA 2, che ha introdotto numerose semplificazioni. E’ scomparsa la CIL (Comunicazione di Inizio Lavori), sostituita da una comunicazione di inizio lavori simile ora necessaria soltanto per opere che soddisfano esigenze contingenti e temporanee, rimosse al massimo entro 90 giorni dalla fine della necessità: questi interventi diventano edilizia libera ma conservano un obbligo di comunicazione.

=> SCIA 2: titoli edilizi caso per caso

Oggi, pertanto, la CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata) deve essere utilizzata per interventi per non necessitano di SCIA o Permesso di costruire e per i casi diversi dall’edilizia libera. Ad esempio la manutenzione straordinaria leggera, ossia lavori che non riguardano la struttura, compresi anche diversi che godono del bonus ristrutturazioni:

  • interventi su coperture e tetti per l’isolamento termico;
  • nuova costruzione o rifacimento di balconi esterni con materiali e caratteristiche diverse del preesistente;
  • intonaci e tinteggiature esterne con modifica di colore e materiali;
  • nuova installazione o sostituzione di gronde e sistemi di scolo acque anche con materiali e caratteristiche diverse del preesistente;
  • porte e serramenti per esterni con caratteristiche di trasmittanza termica che rispettino gli indici del decreto 20 gennaio 2010;
  • nuove aperture interne;
  • ascensori e montacarichi esterni installati o sostituiti con nuovi impianti per abbattimento di barriere architettoniche (legge 13/1989).

Nel caso specifico proposto dal lettore, per effettuare gli interventi previsti è necessario presentare la CILA. La Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata richiede l’intervento di un professionista tecnico ma i lavori edilizi possono partire subito e non sono previsti oneri da versare al Comune.
La CILA può essere inviata anche online allegando gli elaborati progettuali e la relazione di un tecnico abilitato che attesti la conformità dei lavori agli strumenti urbanistici, ai regolamenti edilizi, alla normativa antisismica e a quella sul rendimento energetico in edilizia. La comunicazione deve inoltre dichiarare che i lavori non interessano parti strutturali dell’edificio e contenere i dati identificativi dell’impresa che effettua gli interventi.

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Risposta di Noemi Ricci