“Impegno Italia” punto per punto: il piano Letta convidiso da Renzi

di Barbara Weisz

Pubblicato 13 Febbraio 2014
Aggiornato 17 Febbraio 2014 15:26

Il piano d'azione di Governo, protagonisti Letta e Renzi: ecco tutte le misure per creare lavoro, aiutare le imprese, semplificare il Fisco e rilanciare l'Agenda Digitale.

Si prepara un nuovo governo in Italia, che imprima «un’accelerazione del cambiamento, renda stabile la ripresa e porti effetti concreti sul lavoro, per imprese e famiglie»: è l’obiettivo che l’attuale premier Enrico Letta si propone con il piano Impegno Italia, alle soglie di una crisi politica che, con il discorso del Segretario del Pd Matteo Renzi, è arrivata al suo nodo cruciale. Al momento la certezza è un nuovo governo di legislatura fino al 2018, con Renzi disponibile a guidare il nuovo Esecutivo sostenuto dall’attuale maggioranza e aperto alle istanze delle forze sociali, e il piano Impegno Italia come punto di partenza dell’agenda dell’Esecutivo:

 => Impegno Italia: scarica il Piano di Governo

Analizziamo dunque i punti di interesse per il sistema produttivo: imprese, lavoro, Fisco, innovazione e nuove tecnologie.

Impresa

Nell’immediato bisogna migliorare le condizioni di accesso al credito, sul lungo termine serve una politica industriale che valorizzi i punti forti del Sistema Paese (come il Made in Italy) proseguendo su liberalizzazioni, privatizzazioni, crescita dimensionale e internazionalizzazione delle imprese, misure per PMI.

  • Accesso al credito: potenziare Fondo Centrale di Garanzia e Cassa Depositi e Prestiti; detassare i capital gain ordinari delle casse di previdenza professionali e incentivare emissione di mini-bond delle PMI e project bond; costituire un Fondo dei fondi per i co-investimenti nel venture capital che punti su incubatori e acceleratori di impresa; potenziare l’ACE (beneficio fiscale per imprese che reinvestono gli utili o ricapitalizzano); far partire la piattaforma di garanzie pubbliche introdotta dalla Legge di Stabilità 2014.
  • Pagamento debiti PA: pagare entro il primo semestre i 19,8 mld previsti per il 2014 (compresi i 4 mld di credito d’imposta) e subito un nuovo provvedimento per aumentare i pagamenti; più in là soluzioni finanziarie innovative che stimolino l’apporto del sistema privato (con garanzie sui debiti certificati) e procedure che eliminino i debiti commerciali anomali, a partire dalla fatturazione elettronica.
  • Costo energia: rivedere le aree di esenzione, ridurre il divario dei prezzi all’ingrosso di gas ed elettricità fra Italia e resto d’Europa.
  • Innovazione, R&S: il credito d’imposta del Destinazione Italia per le imprese che investono in R&S nelle aree dei fondi strutturali sarà esteso a tutte le imprese entro fine anno, con rafforzamento del Fondo per la Crescita Sostenibile e piena attuazione ai decreti sugli incentivi start-up.
  • Liberalizzazioni e privatizzazioni: legge annuale sulla concorrenza, riforma servizi pubblici locali, attuare il piano presentato a novembre 2013 (Poste Italiane).
  • Internazionalizzazione: più garanzie statali per operazioni verso l’estero, valorizzazione del Made in Italy.
  • Semplificazioni: rafforzare l’Agenzia per le Imprese, razionalizzare le comunicazioni obbligatorie, semplificare l’obbligazione solidale negli appalti, tempi più stretti per le valutazioni di impatto ambientale, modificare il Sistri, con occhio di riguardo a PMI e imprese artigiane.

Lavoro

E’ la priorità assoluta, con l’obiettivo di sostenere nuove assunzioni, combattere il precariato, migliorare le leggi, riformare il welfare, creare occupazione stabile, risolvere definitivamente la questione esodati. Gli impegni concreti:

  • Contratto di inserimento a tutele progressive: da sperimentare per Expo 2015.
  • Incentivi all’assunzione: elevare a 34 anni l’età per quelli ai giovani.
  • Salario di produttività: 6mila euro di salario e 40mila di reddito.
  • Piano Garanzia Giovani: opportunità di lavoro o formazione entro 4 mesi dopo gli studi.
  • Servizio civile per il lavoro: sostegno al reddito analogo alla disoccupazione.
  • Equo compenso: definire una disciplina per i settori in cui manca, come nel giornalismo.
  • Piano di ricollocazione dei lavoratori che percepiscono ammortizzatori sociali.
  • Agenzia unica nazionale per la gestione di politiche attive e ammortizzatori sociali.
  • Diritto del lavoro: adottareo un Codice semplificato.
  • Ammortizzatori sociali: allargare la platea, tutelare gli esodati entro fine anno.
  • Conciliazione vita lavoro: congedo di maternità per tutte le lavoratrici, paternità, flessibilità di orari, servizi per l’infanzia.

Tasse

  • Taglio cuneo fiscale sul lavoro: altri 4,5 miliardi nel 2014, per lavoratori e imprese con risorse da  Spending Review, riduzione interessi sul debito, rientro capitali dall’estero.
  • Semplificazione fiscale: adempimenti e calcolo delle imposte più semplici (in particolare sugli immobili e per le addizionali IRPEF) sperimentando bollettini precompilati e calcolatore online, con rimborsi più snelli.
  • Lotta all’evasione: raffornaza accelerendo il voluntary disclosure

Agenda Digitale

Definire un piano nazionale di intervento sulle infrastrutture digitali, rafforzare la sanità elettronica, estendere l’uso della fatturazione elettronica e incentivare la moneta elettronica (rendendo operativo l’obbligo di POS per PA e professionisti, incentivandone l’uso nei piccoli esercizi commerciali), realizzare il sistema pubblico di Identità Digitale e avviare l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente entro la fine dell’anno.

 Infografica

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