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Bonus Arredi: come cambia con la legge di Stabilità

di Barbara Weisz

Pubblicato 19 Dicembre 2013
Aggiornato 1 Gennaio 2014 19:13

Bonus Arredi solo per il 2014 e detrazione al 50% per acquisto di mobili ed elettrodomestici proporzionale alla spesa per la ristrutturazione: il limite agevolabile non supera il costo dei lavori nell'emendamento alla Legge di Stabilità.

Tra le novità introdotte nella Legge di Stabilità in sede di Commissione c’è anche il Bonus Arredi. La detrazione del 50% per acquisto di mobili e/o elettrodomestici di classe A destinati all’immobile oggetto di ristrutturazione agevolata, scatta a una nuova condizione: il costo degli arredi non deve superare quello dei lavori. Lo prevede l’emendamento Crippa (M5S) all‘articolo 1, comma 87, lettera c, punto 3della manovra.

Bonus Arredi: requisiti e scadenza

La spesa per i lavori di ristrutturazione è agevolata al 50%, fino a un tetto massimo di 96mila euro per lavori entro il 31 dicembre 2014. Quella per gli arredi, su un tetto massimo detraibile di 10mila euro, sarà ora pienamente agevolata soltanto se i lavori superano questo limite. Se invece il costo della ristrutturazione è più basso, la detrazione sull’acquisto di mobilio e di grandi elettrodomestici si applicherà su un pari ammontare. Esempio. Se il costo dei lavori è di 5mila euro e quello dei mobili 8mila, si potrà detrarre il 50% su acquisti fino a 5mila euro, mentre i restanti 3mila resteranno fuori dall’agevolazione. La formulazione dell’emendamento limita il bonus arredi fino al 2014. La precisazione è importante, perchè nel 2015 l’agevolazione sui lavori di ristrutturazione scenderà al 40% (sempre fino a 96mila euro). Per come è formulata la norma, nel 2015 non spetterà più il bonus arredi.

Spese ammissibili

Mobili nuovi tra qui, ad esempio: letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché materassi e apparecchi di illuminazione che costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. Grandi elettrodomestici di classe energetica (ove prevista) non inferiore ad A+ e A per i forni. Qualche esempio: frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.

  • Spese escluse: porte, pavimentazioni (es.: parquet), tende e tendaggi e altri complementi di arredo.
  • Spese incluse: trasporto e montaggio dei mobili e degli elettrdometici ammessi all’incentivo.
  • Pagamento: bonifico, bancario o postale, carte di credito o carte di debito.

Quota detraibile sui lavori

La detrazione fiscale per interventi di ristrutturazione edilizia introdotta con l’articolo 1, comma 5, legge 449/1997 è stata resa stabile (al 36% e fino a 48mila euro) dal Dl 2012/2011, articolo 4, comma 1. Il DL 83/2012 l’ha portata al 50% dal 26 giugno 2012 fino al 30 giugno 2013, mentre il Dl 63/2013,articolo 16, comma ha stabilito la proroga a fine dicembre 2013. La Legge di Stabilità ha esteso la detrazione nella misura del 50% a tutto il 2014, riducendola al 40% nel 2015. Dal 2016, si tornerà al 36%.

Interventi di efficienza

Per quanto riguarda i lavori di riqualificazione energetica, la legge di Stabilità (lettera a, comma 87, articolo 1) proroga al 31 dicembre 2014 da detrazione fiscale nella misura del 65%, ridotta nel 2015 al 50%. Il tetto massimo cambia a seconda dei tipi di intervento:

  • Riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento: 100mila euro.
  • Miglioramento termico dell’edificio (finestre, comprensive di infissi, coibentazioni, pavimenti): 60mila euro.
  • Installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda: 60mila euro.
  • Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale: 30mila euro.

Se i lavori riguardano parti comuni del condominio o l’intero edificio, la detrazione resta al 65% per le spese sostenute dal 6 giugno 2013 fino al 30 giugno 2015, scendendo al 50% dall’1 luglio 2015 al 30 giugno 2016.

Infine, la Legge di Stabilità proroga anche la detrazione del 65% per gli interventi relativi all’adozione di misure antisismiche fino al 31 dicmebre 2014, che scende al 50% nel 2015. Gli edifici devono trovarsi nelle zone sismiche ad alta pericoloistà individuate dalla presidenza del Consiglio dei Ministri.