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Decreto approvato: cambiano congedo parentale e fatturazione

di Barbara Weisz

Pubblicato 7 Dicembre 2012
Aggiornato 26 Ottobre 2018 13:03

Approvato il decreto del Governo con cui l'Italia recepisce le direttive europee in materia di congedo parentale e indennità di maternità, fatturazione e sanzioni fiscali: ecco i dettagli.

Approvato dal Governo il cosiddetto Decreto Salva infrazioni UE nel CdM del 6 dicembre 2012. Il provvedimento accorpa interventi diversi il cui filo conduttore è quello di adeguare le normative italiane alla normativa europea, chiudendo anche quattro procedure di infrazione.

Congedo parentale a ore

Novità assoluta per l’ordinamento italiano: consente ai genitori (padri e madri) di usufruire in modo più elastico del congedo parentale, suddividendolo anche in ore, per esempio scegliendo di lavorare a mezza giornata (indennità 30% dello stipendio).

Quello che una volta si chiamava congedo facoltativo, garantisce a entrambi i genitori un periodo di sei mesi ciascuno, fino a un massimo di 10 mesi in tutto, che possono diventare 11 nel caso in cui sia il papà a prendere almeno tre mesi consecutivi. Ora il tempo complessivo si estende oltre i limiti temporali che scaturivano dall’articolazione in giornate lavorative integrali.

=>Leggi in dettaglio come cambia il congedo parentale a ore

Maternità

Viene estesa anche alle lavoratrice autonome del settore della piccola pesca marittima e delle acque interne l’indennità di maternità riconosciuta alle lavoratrici autonome, artigiane ed esercenti delle attività commerciali e alle imprenditrici agricole (prevista dall’art. 66 del Dlgs 26 marzo 2001, n. 151).

La misura dell’indennità: per gli ultimi due mesi di gravidanza e per i tre successivi alla data del parto, l’80% della misura giornaliera del salario convenzionale previsto per i pescatori della piccola pesca marittima e delle acque interne dall’articolo 10 della legge 13 marzo 1958, n. 250, e successive modificazioni.

Fatturazione

E’ il recepimento della direttiva Ue 45/2010 del 13 luglio 2010 relativa alle norme in materia di fatturazione nell’ambito dell’IVA europea. La fattura elettronica viene equiparata a quella cartacea. Viene definita fattura elettronica quella che è stata emessa e ricevuta in qualsiasi formato elettronico. Il ricorso alla fattura elettronica è subordinato all’accettazione da parte del destinatario.

=>Leggi le nuove regole dal 2012 su IVA e fatturazione

Vengono definite con precisione le regole sulla fatturazione europea, tutte le indicazioni che il documento deve contenere, le operazioni a cui applicarla, le norme su autenticità, leggibilità, conservazione.

La fattura semplificata è valida per operazioni fino a 100 euro. Anche qui, sono elencate con precisione le caratteristiche che il documento deve avere (con tutti gli elementi che devono essere presenti) e le tipologie di operazione a cui applicarla.

E’ previsto che il ministero dell’Economia possa emettere un decreto per innalzare il tetto della fattura semplificata a 400 euro o per escludere un limite di importo per alcune tipologie di operazioni (in settori specifici o da parte di particolari categorie di soggetti).

Fisco

Si modifica il decreto-legge 28 giugno 1990, n. 167, convertito dalla legge 4 agosto 1990, n. 227, relativo alla fiscalità delle operazioni con l’estero. Vengono ridotte le sanzioni per irregolarità di dichiarazione (quadro RW del modello Unico):

  • per mancate comunicazioni degli intermediari finanziari (dal 10  al 25% dell’importo dell’operazione);
  • per importi non dichiarati (dal 3 al 15% della somma e dal 6 al 30% per capitali in aradisi fiscali);
  • per dichiarazione sulle attività detenute all’estero entro 90 giorni dal termine (258 euro).

Money transfer

Gli intermediari del money transfer vengono inseriti tra gli enti che devono monitorare tutte le operazioni sopra i 15mila euro. Vanno monitorati anche i trasferimenti effettuati da persone non residenti in Italia.