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S.r.l. semplificate: imprese a 1 euro ferme ai blocchi di partenza

di Noemi Ricci

Pubblicato 23 Luglio 2012
Aggiornato 8 Settembre 2012 08:55

S.r.l. semplificate al palo: manca il modello di statuto societario per redigere l'atto costitutivo delle imprese a 1 euro: interrogazione parlamentare per una tempistica certa e aspetti regolamentari chiari.

Tra le novità di maggiore rilievo della Manovra Finanziaria Monti ci sono le S.r.l. semplificate, le “imprese ad 1 euro” ora estese anche a chi ha più di 35 anni di età.

Tuttavia, l’iter legislativo necessario all’applicazione reale di questa norma è ancora incompleto, così che le società a responsabilità limitata semplificata non hanno ancora visto la luce, ferme al palo dopo mesi e mesi di attesa da parte di coloro che vi intravedevano finalmente uno strumento agile per fare impresa in Italia.

Il Ministero della Giustizia, di fatto, non ha ancora definito il modello standard di statuto societario e molti aspetti regolamentari sono ancora poco chiari. L’emanazione del modello era previsto per entro il 25 maggio, ma nulla è stato emanato ed i notai continuano a non aver alcun modello prestampato in base al quale redigere l’atto costitutivo della Ssrl (Srl semplificata), impedendo di fatto all’aspirante giovane imprenditore di aprire imprese a 1 euro.

Tutto è ancora fermo e, a peggiorare la situazione, il Consiglio di Stato chiamato in causa per un parere ha aggiunto due rilievi sulla vicenda.

  1. Il primo prevede la necessità di acquisire il concerto del Ministero dello Sviluppo Economico e quello dell’Economia, portando a tre i Ministeri coinvolti nell’approvazione del decreto attuativo.
  2. Il secondo prevede una nuova formulazione per l’articolo 1 del decreto attuativo dedicato al modello standard di statuto societario, aggiungendo un nuovo ostacolo nel cammino.

Avendo poi il Decreto Sviluppo modificato la legge originale – abolendo il limite di età (a rischio incostituzionalità) ed estendendo a tutti la possibilità di costituire queste imprese a capitale ridotto e adempimenti burocratici limitati – non è chiaro se avrà effetti sulla emanazione del decreto attuativo, tanto più che il DL stesso è ancora in discussione nel suo processo di conversione in legge.

Neanche un’interrogazione da parte del Partito Democratico è servita per ottenere dal Governo chiarimenti rispetto alla tempistica di definizione dei provvedimenti necessari a permettere la creazione delle S.r.l. semplificate (le S.s.r.l.).

Al momento nessun risultato quindi, ma solo l’auspicio – dello stesso Partito Democratico – «che si trovi una soluzione entro luglio: parliamo di crescita e ripresa economica, ma mettendo continuamente cavilli rimaniamo in ritardo su tutto».