Buoni pasto, esenzioni fiscali e novità 2015

di Alessandra Caparello

Pubblicato 9 Marzo 2015
Aggiornato 7 Luglio 2015 09:14

Sale il limite di esenzione fiscale per i buoni pasto elettronici grazie alla Legge di Stabilità 2015: importi, beneficiari, normativa e obblighi del datore di lavoro.

La  Legge Stabilità 2015 ha previsto un aumento del limite di esenzione fiscale applicabile ai buoni pasto acquistati per i dipendenti, che passa da 5,29 a 7 euro per ciascuno buono emesso su base giornaliera. La novità entra in vigore però dal 1 luglio 2015 e solo per i ticket emessi in formato elettronico che danno al possessore il diritto di ottenere, con gli esercizi convenzionati con la società, l’emissione di buoni.

=> Legge di Stabilità 2015: sintesi delle novità

Beneficiari

I buoni pasto sono benefit che l’azienda concede ai dipendenti, in alternativa al servizio di mensa aziendale, sia nel settore pubblico che in quello privato.Il datore di lavoro non ha l’obbligo di rilasciarli, ma la loro concessione deve essere specificata nel contratto di lavoro o in seguito a contrattazione con le rappresentanze sindacali.

Per quanto riguarda il diritto ai buoni pasto, recentemente la Corte di Cassazione ha previsto che questo deve essere riconosciuto sia nel caso in cui il lavoratore sia impegnato al lavoro, sia quando ha finito di lavorare ma i tempi di percorrenza non gli permettono di arrivare alla propria abitazione entro il tempo concesso per la pausa pranzo (sentenza n. 22702 del 24 ottobre 2014).

Trattamento fiscale

I buoni pasto non sono cedibili, cumulabili o convertibili in denaro. Sono esenti da oneri fiscali e previdenziali fino a un certo importo (attualmente 5,29 euro su base giornaliera, dal 1 luglio 2015 si passerà appunto a 7 euro). L’importo del valore nominale del buono che eccede questo limite giornaliero costituisce una retribuzione imponibile e come tale concorre a determinare il reddito da lavoro dipendente ai fini del calcolo dei contributi previdenziali e delle ritenute fiscali. Per il datore di lavoro i costi dei buoni sono qualificati come costi deducibili per competenza, in relazione alla data in cui il lavoratore dipendente ne ha usufruito.

=> Retribuzioni e contributi per lavoratori dipendenti

Indennità di pasto

L’indennità di pasto in base alla normativa in vigore è erogata in favore dei lavoratori dipendenti in 4 diverse modalità:

  • concessione di buoni pasto;
  • indennità di mensa: è prevista l’imponibilità sotto il profilo fiscale e contributivo;
  • indennità sostitutive: sono quelle corrisposte agli addetti di strutture lavorative temporanee (addetti cantieri edili);
  • erogazione del servizio attraverso le mense aziendali: il limite di esenzione di 5,29 euro non opera.