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DURC online in ritardo, manca il decreto attuativo

di Barbara Weisz

Pubblicato 14 Luglio 2014
Aggiornato 28 Settembre 2014 08:42

Il DURC online istituito dal Jobs Act è fermo al palo per mancanza di decreto attuativo (previsto entro il 19 maggio): i criteri previsti per la nuova procedura in attesa di partire.

Il DURC online esiste sulla per legge ma non è operativo perché manca il decreto ministeriale attuativo. La riforma del DURC prevista dall’articolo 4 della Legge 34/2014 (Jobs Act di Renzi) semplifica il documento unico di regolarità contributiva rendendolo telematico – unica procedura telematica e in tempo reale per la verifica in ambito INPS, INAIL e casse edili – con validità di 120 giorni.

=> Rilascio DURC: guida aggiornata alle novità 2014

Il comma 2 dell’articolo 4 prevede che, per l’operatività della norma, sia necessario un decreto del Ministero del Lavoro da emanarsi entro il 19 maggio (60 giorni dall’entrata in vigore della norma), ma del quale non c’è traccia.

Criteri

Il provvedimento attuativo dovrebbe attenersi alle seguenti indicazioni:

  • Verifica: regolarità contributiva dell’azienda in tempo reale, attraverso un’unica interrogazione (indicando il codice fiscale) negli archivi INPS, INAIL e casse edili che operano in integrazione e riconoscimento reciproco.
  • Pagamenti: si verificano quelli scaduti fino all’ultimo giorno del secondo mese antecedente a quello in cui la verifica è effettuata (deve essere scaduto anche il termine di presentazione delle relative denunce retributive).
  • Posizioni incluse: lavoratori con contratto di collaborazione coordinata e continuativa e a progetto.
  • Irregolarità ostative: nelle ipotesi di godimento di benefici normativi e contributivi sono individuate le tipologie di pregresse irregolarità di natura previdenziale e quelle in materia di tutela delle condizioni di lavoro da considerare ostative alla regolarità (ai sensi dell’articolo 1, comma 1175, della legge 296/2006).
  • Entrata in vigore: il DURC  online elimina automaticamente tutte le precedenti disposizioni di legge incompatibili con la nuova norma.
  • Aggiornamenti: è previsto (comma 4, articolo 4), che il decreto ministeriale possa essere aggiornato annualmente, in base alle eventuali modifiche normative o all’evoluzione dei sistemi telematici.
  • Ambito applicativo: le regole del DURC telematico valgono anche per le amministrazione pubbliche per le erogazioni di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari e vantaggi economici, nei casi in cui è prevista la presentazione del DURC.

Cosa è stato fatto

Ricordiamo che, nell’attesa dell’operatività piena del DURC online, alcuni passi avanti sono stati compiuti: l’INPS ha attivato una specifica procedura informatizzata per le aziende, che permette anche di sanare le eventuali inadempienze. Non si tratta ancora del DURC online vero e proprio, semplicemente di una semplificazione che permette alle imprese di richiedere il Documento per via telematica, velocizzando i tempi e operando una prima semplificazione

=> I  Servizi INPS Online per il DURC

Le casse edili hanno annunciato che dal prossimo 2 settembre saranno in grado di spedire il DURC via PEC. Fra i punti critici aperti, si segnalano le proteste dei consulenti del Lavoro relativi agli errori di rilascio del DURC interno.