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Piano Casa Italia: detrazioni fiscali per l’antisismica

di Barbara Weisz

30 Agosto 2016 16:12

Il Governo prepara di estendere il bonus al 65% per lavori antisismici a tutti gli edifici a rischio, spalmando l'agevolazione su 20 anni: operativo lo stop ai mutui per immobili terremotati e imprese.

Un piano antisismico nazionale con detrazioni fiscali a lunga scadenza: il Piano Casa Italia che il Governo sta preparando dopo il terremoto nel Lazio, oltre agli investimenti pubblici su edifici e infrastrutture pubbliche, prevede misure fiscali per stimolare l’adeguamento antisismico degli edifici. L’ipotesi di bonus lavori antisismici prevede di estendere la detrazione al 65% a un numero maggiore di interventi antisismici, con un piano di rateazione più lungo di quello attualmente previsto, che potrebbe arrivare fino a 20 anni.

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Attualmente esiste un bonus lavori antisismici degli edifici, al 65%, che si applica a prime case e immobili produttivi, oltre che a tutti gli edifici nelle zone sismiche ad alta pericolosità. L’ipotesi allo studio è quella di estenderlo a tutte le tipologie di edifici a rischio, portando a 20 anni l’attuale limite di dieci anni per le rate (la detrazione al 65% si spalma su dieci anni). Si pensa anche a misure di stimolo all’effettuazione dei lavori in fase di passaggio generazionale della proprietà dell’immobile.

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Il Governo sta ancora studiano i dettagli tecnici della nuova detrazione fiscale, e in vista per i primi giorni di settembre c’è la presentazione alle parti sociali. «Convocheremo enti locali, sindaci, esperti, per potere predisporre un piano antisismico adeguato come già abbiamo fatto in altri settori, penso al dissesto idrogeologico» spiega il ministero delle Infrastrutture Graziano Delrio. Secondo le indiscrezioni, per il piano Casa Italia il Governo si prepara a stanziare circa 2 – 3 miliardi l’anno, fra interventi diretti e incentivi ai privati.

Da segnalare intanto il provvedimento che sospende tutti i mutui relativi a edifici distrutti o resi inagibili anche parzialmente oppure alla gestione di attività di natura commerciale ed economica svolte nei medesimi edifici. C’è quindi una moratoria mutui che riguarda sia gli immobili sia i prestiti alle imprese. È inserita in un’ordinanza della Protezione Civile, del 26 agosto scorso.  Un’altra ordinanza, del 28 agosto, prevede invece che gli interventi di natura edilizia nei luoghi colpiti dal terremoto del 24 agosto scorso dichiarati indifferibili, urgenti e di pubblica utilità, costituiscono variante agli strumenti urbanistici vigenti. Una misura di semplificazione burocratica che rende immediatamente eseguibili tutti i lavori necessari. Entrambi i provvedimenti sono pubblicati sulla Gazzetta ufficiale del 29 agosto.

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