Licenziamento del manager per giustificato motivo

di Francesca Pietroforte

27 Novembre 2015 09:46

Licenziamento legittimo del manager per illeciti disciplinari: il caso di un direttore di banca in una recente sentenza di Cassazione.

È legittimo il licenziamento per giusta causa del direttore di filiale che compie illeciti disciplinari, come mettere a rischio economico l’azienda o violare i principi di riservatezza: con la sentenza n. 17366 dell’1 settembre 2015 la Corte di Cassazione si è espressa su un caso di rigetto di domanda di reintegro, giudicando la sanzione espulsiva proporzionata alla gravità degli atti contestati.

=> Il licenziamento per giusta causa

Illeciti

La Corte ha tenuto conto del ruolo ricoperto dal manager: non aver ottemperato alle procedure interne, regolanti il processo di erogazione del credito (autorizzazione di anticipi sulla base di semplici fotocopie di fatture; concessione di un mutuo per  importo superiore al consentito). L’addebito disciplinare ritenuto più grave: aver permesso a un terzo estraneo alla banca l’accesso al terminale con sessione aperta, per l’immissione di dati riferibili ad operazioni di mutuo fondiario.

=> Licenziamento giustificato motivo: novità del Jobs Act

Obblighi

Comportamenti come quelli contestati appaiono di notevole gravità e lesivi dell’elemento fiduciario nell’ambito del rapporto di lavoro, anche in presenza di eventuali prassi e direttive interne, evidentemente contra legem e contrastanti con l’interesse obiettivo dell’istituto di credito. Considerata la posizione di direttore di filiale, attraverso le operazioni contestate – contraddistinte da gravissima negligenza e superficialità – il medesimo non aveva ottemperato alle procedure previste dalla normativa interna del 4 settembre 2002 regolante il processo di erogazione del credito, esponendo, in tal modo, la banca a rischi economici.

=> Confronta: Licenziamento del dirigente senza giustificato motivo

Attraverso l’episodio ritenuto di maggior gravità (accesso a postazione informatica della filiale), il lavoratore inoltre platealmente violato i precetti di riservatezza e correttezza propri del dipendente bancario e connaturali alla gestione di un tale strumento.