AEEG: nuove regole per promuovere le fonti rinnovabili

di Paolo Sebaste

Pubblicato 7 Settembre 2010
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:45

Il sistema del conto energia ha consentito uno sviluppo incisivo degli impianti per la produzione da fonti rinnovabili, soprattutto di piccola dimensione ma anche evidenziato numerosi “colli di bottiglia” soprattutto in fase di avvio. In attesa dell’entrata in vigore del “nuovo conto energia”, con un “pacchetto” di propri provvedimenti l’Autorità  per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG) promuove l’integrazione della produzione da fonti rinnovabili e della generazione distribuita nel sistema elettrico e nel mercato, semplificando alcune procedure.

Tra le novità , la creazione di un vero e proprio “pannello di controllo” grazie al quale tutti i soggetti coinvolti (distributori, GSE, richiedente la connessione/produttore, Terna) nella realizzazione di un impianto, potranno verificarne l’avanzamento, intervenendo in tempo reale per le parti di propria competenza.

Introdotte, inoltre, nuove regole per evitare l’“occupazione” della capacità  di trasporto sulla rete, qualora non si proceda con realizzazione degli impianti, in aree definite critiche e anche in caso di iter per la connessione già  in corso, al fine di evitare ostacoli allo sviluppo del sistema elettrico soprattutto nelle zone in cui la capacità  di trasporto richiesta è superiore a quella disponibile sulla rete.

Per le nuove connessioni, soprattutto in zone con situazioni di saturazione delle reti, è stato rafforzato il coordinamento tra gestori di rete. Terna e le imprese distributrici con almeno 100.000 clienti, dovranno rendere disponibile un “atlante” della propria rete o delle proprie cabine primarie evidenziando le aree e le linee prossime alla saturazione .

Più veloci anche i pagamenti per l’energia elettrica (dal 1° giorno di funzionamento dell’impianto) destinata al GSE, ceduta con le modalità  del ritiro dedicato o dello scambio sul posto , risolvendo le criticità  sinora riscontrate.

Infine, l’integrazione della produzione da impianti eolici con l’introduzione di un indicatore del grado di affidabilità  per una più efficiente gestione della rete e minori costi per i clienti finali. La remunerazione della mancata produzione, su richiesta di riduzione della produzione da parte di Terna, sarà  collegata all’efficacia dell’interazione degli impianti eolici con il sistema elettrico, per accelerarne l’integrazione e promuovere una gestione più efficiente della rete.

Anche per le fonti rinnovabili , risultano più efficaci interventi per rendere le procedure più efficienti prima ancora che gli incentivi economici?