Demansionamento e mobbing: quando l’assenza di incarichi è infrazione

di Nicola Santangelo

Pubblicato 2 Dicembre 2013
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:45

Si parla di demansionamento quando si impiega un dipendente in compiti inferiori rispetto a quelli per i quali è stato assunto ovvero rispetto a quelli svolti nell'ultimo periodo o si procede a svuotarlo gradualmente dalle sue mansioni fino a costringerlo a lunghi periodi di inoperatività . Al verificarsi di una delle due ipotesi il lavoratore ha diritto ad un risarcimento. Ma la mancata assegnazione di incarichi, a volte, può nascondere qualcosa di ben più grave: il mobbing.
L'articolo 2103 del codice civile vieta l'assegnazione del dipendente a mansioni inferiori. Il datore di lavoro, infatti, ha il potere di modificare unilateralmente le mansioni al lavoratore purché i compiti assegnati consentano di utilizzare a pieno il bagaglio di esperienze e competenze che questi ha acquisito. La violazione del citato articolo prende nome di demansionamento, determina un inadempimento contrattuale da parte del datore di lavoro e può portare ad un risarcimento del danno a favore del lavoratore.
Quanto ai danni subiti dal lavoratore si individua il danno patrimoniale rivolto alla professionalità , poiché diminuendo progressivamente le mansioni il lavoratore otterrà  una progressiva riduzione delle conoscenze teoriche e delle capacità  tecnico-professionali. E questo determinerà  un abbassamento del suo livello professionale con conseguente compromissione del valore complessivo anche sul mercato del lavoro.

Quando si parla di demansionamento non si può evitare di fare riferimento al mobbing ossia quel comportamento di carattere persecutorio posto in essere nei confronti di un lavoratore in modo sistematico e prolungato con intento vessatorio. Se ne distinguono diverse fattispecie:

  • Mobbing orizzontale: quando l'aggressione proviene da un collega di pari grado;
  • Mobbing verticale: quando l'aggressione proviene dal datore di lavoro;
  • Mobbing ascendente: quando viene posto in essere dai lavoratori sottoposti.

E' evidente che il mobbing, sebbene la mancata assegnazione di mansioni si configuri come una delle più ricorrenti pratiche mobbizzanti, è comunque un fenomeno diverso dal demansionamento.