Tratto dallo speciale:

IMU secondaria nei Comuni: le regole attuative

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 14 Gennaio 2015
Aggiornato 21 Gennaio 2015 09:42

Perché i Comuni possano applicare l'IMUS serve il regolamento governativo che ne detti la disciplina generale: i dettagli.

L’imposta municipale secondaria (IMU secondaria o IMUS), tributo previsto dalla riforma del federalismo fiscale, potrà essere applicata dai Comuni non appena verrà emanato il regolamento governativo previsto dall’art. 11 del D. Lgs. n. 23 del 2011. Da quel momento in poi i Comuni potranno istituire autonomamente l’IMUS con regolamento comunale.

=> IMU terreni agricoli montani, fra scadenza e TAR

IMUS

Ma fino all’emanazione del regolamento governativo, che dovrà dettare la disciplina generale dell’IMU secondaria, continueranno ad applicarsi la tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (TOSAP) e relativo canone (COSAP), l’imposta comunale sulla pubblicità e i diritti sulle pubbliche affissioni (ICPDPA), il canone per l’autorizzazione all’installazione dei mezzi pubblicitari (CIMP).

=> Agenzie Immobiliari: scatta la tassa sulla pubblicità

L’introduzione dell’IMUS era stata prevista dal decreto legislativo n. 23 del 2011a partire dal 2015, in sostituzione della la tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche, il canone di occupazione di spazi e aree pubbliche, l’imposta comunale sulla pubblicità e i diritti sulle pubbliche affissioni, insieme al canone per l’autorizzazione all’installazione dei mezzi pubblicitari.

Regolamento governativo

Ora, con la Risoluzione n. 1/DF/2015, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha chiarito che i Comuni non possono istituire autonomamente l’IMUS con regolamento comunale finché non venga emanato il regolamento governativo, ma anche che fino ad allora resteranno in vigore i tributi ed i canoni che in seguito verranno sostituiti dall’IMU secondari.